Lugano, propaganda elettorale di $inistra: l’isterismo climatico in consiglio comunale

I $inistrati continuano a montare la panna sull’isterismo climatico a scopo elettorale. All’ordine del giorno del Consiglio comunale di Lugano di domani c’è pure la richiesta, avanzata da un gruppo di cittadini,  che la città dichiari l’emergenza climatica, accompagnata dall’informazione al CC su quanto finora realizzato rispetto alla strategia energetica ed ambientale.

La richiesta è stata inserita quale penultima trattanda, ma i kompagni pretendono di anticiparla ad inizio seduta.

Al proposito notifichiamo che

  • Ne abbiamo piene le scuffie dell’isterismo climatico.
  • Ne abbiamo piene le scuffie di quelli che blaterano di emergenza climatica quando alle nostre latitudini di emergenze ne abbiamo solo due 1) lavoro; 2) salvare la Svizzera dalla svendita all’UE ad opera della partitocrazia PLR-PPD-P$$.
  • Ne abbiamo piene le scuffie dello scandaloso lavaggio del cervello che la Pravda di Comano pratica tutti i giorni nel nome dell’isterismo climatico, con l’evidente obiettivo di fare campagna elettorale agli amichetti della gauche-caviar.
  • Ne abbiamo piene le scuffie degli eco-ciarlatani, della loro arroganza ed intolleranza.
  • Ne abbiamo piene le scuffie dei “senatori” del triciclo che pensano di cavalcare l’isterismo climatico ed impongono balzelli antisociali ai cittadini sperando di salvarsi la cadrega.
  • Ne abbiamo piene le scuffie di nuove tasse sulla benzina, sull’olio combustibile, sui biglietti arei. Manca solo la tassa sulle flatulenze, ma presto arriverà anche quella.
  • Ne abbiamo piene le scuffie dei politicanti della casta che non sanno opporre la benché minima resistenza ai Diktat UE e poi vaneggiano di governare i cambiamenti climatici.
  • Ne abbiamo piene le scuffie dei soldatini del triciclo che starnazzano per gli aumenti di cassa malati e poi però sognano di appioppare ai cittadini ecobalzelli che sono venti, trenta, quaranta volte i furti dei cassamalatari.
  • Ne abbiamo piene le scuffie dei politicanti che vogliono proibire i riscaldamenti a nafta dopo il 2023 distruggendo posti di lavoro e generando spese enormi ai proprietari di una casetta.
  • Ne abbiamo piene le scuffie dei politicanti che vessano e criminalizzano gli automobilisti ticinesi perché inquinano (?) e poi spalancano le porte a 66’500 frontalieri uno per macchina.
  • Ne abbiamo piene le scuffie dei soldatini della partitocrazia che pensano di prendere per i fondelli gli elettori dicendo che non vogliono mettere le mani nelle tasche dei cittadini, ma quando mai, bensì “incentivare” (?): ma questi signori pensano che la gente sia scema?
  • Eccetera eccetera.

L’errore

Fatta questa premessa, è evidente che il Municipio ha sbagliato ad inserire il clima quale tredicesima trattanda del Consiglio comunale di domani. Infatti, non avrebbe dovuto inserirlo del tutto. Perché si tratta di semplice propaganda elettorale dei $inistrati in vista delle elezioni del 20 ottobre. I kompagni vogliono usare il consiglio comunale per crearsi un palcoscenico allo scopo di portare acqua al proprio mulino. Quindi, la trattanda va semplicemente depennata dall’ordine del giorno della seduta di domani e rimandata a quella di novembre. Così almeno ci si sciacquerà la bocca cono il clima al di fuori del “clima” elettorale. Il rinvio è fattibilissimo. Infatti non c’è nessuna urgenza.

Carbone targato P$

A proposito: si ricordano i kompagni del P$ che adesso si fanno campagna elettorale con il talebanismo ambiemtalista chi fu, nel 2010 in Gran Consiglio, il co-relatore a sostegno della partecipazione dell’Azienda elettrica ticinese (ATE) nella centrale a carbone di Lünen? Risposta: si trattava, ma tu guarda i casi della vita, nientemeno che del presidente della sezione P$ di Lugano, Raoul Ghisletta. Oppure adesso qualcuno pretenderà di venirci a dire che il carbone di Lünen non inquina?

E chi lanciò il referendum contro l’investimento carbonaro? La Lega ed i Verdi!

Lorenzo Quadri