Va bene chiudere il bunker. Ma gli “ospiti” vengano rimandati a casa loro!
Ma guarda un po’. Adesso torna alla “ribalta” il credito di progettazione, già licenziato ad agosto dal governicchio, per un nuovo centro asilanti in quel di Camorino, di ben 180 posti. La somma richiesta è di 300mila franchetti, come detto solo per la progettazione. A cui poi farà ovviamente seguito la richiesta di svariati milioni per l’esecuzione.
Il nuovo centro asilanti dovrebbe sostituire il famoso bunker di Camorino su cui monta la panna alla grande il sedicente kollettivo R-esistiamo (quanti dei membri hanno il passaporto rosso?); quello che a Bellinzona organizza bivacchi illegali a sostegno dell’immigrazione illegale, con tanto di patetici insulti, sempre i soliti, alle istituzioni, definite “fascioleghiste” (perché questa è la tolleranza e l’apertura mentale dei $inistrati: chi non ci sta a far entrare tutti e a mantenere tutti è un “fascista”). Chissà come mai, il kollettivo ha potuto beneficiare della compiacente tolleranza del capodicastero polizia di Bellinzona targato PLR. Sarebbe interessante sapere se ad un gruppo di “normali” di cittadini sarebbe stato concesso di campeggiare abusivamente in piazza della Foca senza alcun intervento da parte delle forze dell’ordine.
Chiudere senza sostituzione
Va benissimo chiudere il centro per finti rifugiati di Camorino. Ma senza alcuna sostituzione, però. Gli ospiti – tutti giovanotti che non scappano da nessuna guerra – vanno rimpatriati. Se i bunker della Protezione civile vanno bene per i militi svizzeri, andranno bene anche per i migranti economici. E se i migranti economici non sono contenti dell’accoglienza svizzera, nessuno li trattiene. Sono liberissimi di tornare al natìo paesello – magari portandosi dietro i kompagni del Kollettivo, che così potranno finalmente rendersi utili aiutando in loco – o di chiedere asilo altrove.
Ma è facile presumere che per i kompagni del Kollettivo un simile discorso sia incomprensibile, in quanto il militare mica l’hanno fatto. O perché non sono svizzeri, o per altri motivi.
Sempre più attrattivi?
Di costruire centri asilanti nuovi di pacca, quindi di spendere ancora più soldi del solito sfigato contribuente per i finti rifugiati, non se ne parla nemmeno. Tanto più che ciò equivarrebbe ad aumentare la nostra attrattività per i migranti economici. Facendo così gli interessi di quelle associazioni contigue al P$ che sul business ro$$o dell’asilo ci lucrano alla grande.
Morale della favola. Se qualcuno a Palazzo delle Orsoline si immagina di calare le braghe davanti alle pagliacciate (uhhh, che pagüüüraaa!) del kollettivo R-esistiamo e di approvare crediti per un nuovo centro, naturalmente “Deluxe”, per finti rifugiati, farà bene a stare attento/a alla cadrega in vista delle elezioni di aprile. Ovviamente (?) attendiamo con ansia la votazione per poter poi pubblicare sul Mattino “chi ha votato come”.
Lorenzo Quadri