Autostrade: Leuthard & Co, ricatto vergognoso
No alla vignetta a 100 Fr!
Il collegamento A2-A13 c’entra come i cavoli a merenda: la ministra dei trasporti uregiatta ed i suoi scagnozzi tentano di confondere le acque per imbrogliare i cittadini

Il prossimo 24 novembre i cittadini saranno chiamati a votare sull’aumento a 100 Fr della vignetta autostradale. L’aumento servirebbe, secondo il Consiglio federale, a finanziare la ripresa di circa 370 km di carreggiate nella rete delle strade nazionali. Contro la vignetta a 100 Fr è stato lanciato il referendum (Udc e Lega), il quale referendum è riuscito alla grande. Di conseguenza, sarà il popolo a decidere sull’aumento del prezzo della vignetta.  Tuttavia, come “spesso e volentieri” accade quando ci sono di mezzo delle consultazioni popolari –  basti pensare ai precedenti delle votazioni sulla devastante libera circolazione delle persone – ecco che a Berna si gioca sporco. Nel caso concreto a giocare sporco è la ministra dei trasporti uregiatta Doris Leuthard ed i suoi funzionari. E il gioco sporco, ancora una volta, avviene ai danni del Ticino.

Infatti la ministra uregiatta ed i suoi funzionari hanno il coraggio di ricattare il nostro Cantone con il collegamento A2 – A 13. Ossia: niente nuove entrate (ca 385 milioni) con la vignetta “deluxe” uguale collegamento con il Locarnese rimandato sine die.

Il vergognoso ricatto, volto ad intimidire la popolazione e ad estorcere un voto positivo all’aumento della vignetta, è stato sbattuto sotto il naso del direttore del Dipartimento del territorio Michele Barra dal capo dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) Rudolph Dieterle nell’incontro tenutosi nella capitale federale gli scorsi giorni. Ha fatto benissimo Barra a replicare che questo modo di agire non è accettabile.

Infatti, piaccia o non piaccia a Dieterle ed alla Doris, oggetto della votazione del 24 novembre non è il collegamento stradale A2-A13, bensì l’ammontare della vignetta. Il decreto oggetto di referendum è quello secondo cui il prezzo della vignetta deve passare a 100 Fr.   Non è affatto vero che la realizzazione dell’A2-A13 dipende dall’aumento del prezzo della vignetta a 100 Fr, perché per la costruzione di questa tratta, che è prioritaria, si possono trovare anche altre fonti di finanziamento. Infatti il travaso di fondi dalla strada alla ferrovia è miliardario. Ovvero, miliardi di Fr che vengono prelevati agli automobilisti per la realizzazione delle strade vengono spesi, invece, per la ferrovia. Basta ridurre questo travaso, ossia utilizzare i soldi degli automobilisti per lo scopo per cui vengono prelevati, e il problema è risolto! Altro che ricattare il Ticino! La mossa bernese è particolarmente squallida ed odiosa perché a fare le spese della vignetta a 100 Fr sarebbe proprio il nostro Cantone: infatti le strade cantonali e comunali verrebbero, ancora più di ora, prese d’assalto da frontalieri e/o padroncini che non vogliono pagare la vignetta Deluxe. Di questa preoccupazine, chiaramente espressa dai Comuni del Mendrisiotto, e sottolineata pure durante il dibattito parlamentare, il Consiglio federale ed i suoi scagnozzi (vedi Dieterle) se ne sono fregati alla grande. E adesso pretendono di ricattarci prendendo in ostaggio il collegamento A2-A13, che non è oggetto della votazione.

Di fatto  l’USTRA, con il beneplacito della ministra dei trasporti uregiatta, pretende di mettere il Ticino davanti alla seguente alternativa: se viene accettata la vignetta a 100 Fr, la viabilità viene ulteriormente mandata in tilt dai frontalieri che useranno le strade cantonali e comunali per non pagare la vignetta deluxe. Se non passa, salta il collegamento A2-A13. E’ chiaro che non ci facciamo intimidire da questo squallido modo di procedere. Il 24 novembre votiamo un No convinto all’ennesima rapina ai danni degli automobilisti!
Lorenzo Quadri