Dal gigante giallo un nuovo schiaffo alla popolazione. Doris, l’è tüt a posct?
Dopo i tagli con la motosega alla rete di uffici postali malgrado gli utili da capogiro, adesso l’azienda – interamente di proprietà della Confederazione – mette le mani nelle tasche dell’utenza. Ma per la ministra delle telecomunicazioni, la Doris uregiatta, va tutto bene…
Quando si dice la presa per i fondelli: la Posta, come sappiamo, realizza utili in grande stile. Ne fa sempre di più. Basta citare dall’ultimo comunicato aziendale che bellamente recita: “nei primi tre mesi del 2017 la Posta ha realizzato un utile del gruppo pari a 267 milioni di franchi (anno precedente: 192 milioni). Il risultato d’esercizio è passato da 207 milioni di franchi a 333 milioni”.
Se la matematica non è un’opinione, 267 milioni di utili in tre mesi fanno oltre un miliardo all’anno! Quindi cifre che non sono esattamente quelle di un’azienda sull’orlo del baratro.
Eppure, come ben sappiamo, la Posta sta tagliando uffici postali alla grande: in Ticino intende chiudere circa la metà di quelli attuali, mentre a livello nazionale si parla di una riduzione di 600 entro il 2020. Poi, di tanto in tanto, pensando di prendere la gente per fessa, il Gigante giallo annuncia qualche passettino indietro. Il trucchetto è fin troppo chiaro: prima si spara altissimo ed in un secondo tempo si pensa di fare bella figura facendo qualche concessione ai quei pezzentoni che osano protestare! Intanto, licenziamenti o no, verranno perse centinaia di posti di lavoro con salari dignitosi ed occupati prevalentemente da svizzeri.
Senza alcuna necessità aziendale visti gli utili stellari, la direttrice della Posta Susanne Ruoff (stipendio: un milione all’anno) impone dei tagli assurdi, che degradano un’azienda un tempo simbolo dell’efficienza elvetica e che danneggiano il nostro tessuto sociale. Il tutto avviene con la connivenza della ministra dei trasporti e telecomunicazioni Doris Leuthard, targata PPD, che anche davanti al parlamento federale ha sempre difeso le scelte del Gigante giallo.
Mani in tasca all’utenza
Ma visto che al peggio non c’è limite, ecco arrivare una nuova sorpresa. Il presidente del CdA della Posta, l’uregiatto Urs Schwaller, premiato con la lucrativa cadrega non certo per le doti manageriali ma perché esponente del partito giusto (quello della consigliera federale di riferimento, appunto) annuncia tranquillo come un tre lire che le tariffe della Posta aumenteranno.
Quindi: la Posta realizza 267 milioni di utili in tre mesi, però taglia con il machete gli uffici postali, cancella impieghi ed oltretutto adesso arrivano pure gli aumenti delle tariffe all’utenza! La quale dovrebbe dunque pagare di più, per prestazioni peggiori, mentre il ruolo di datore di lavoro “sociale” dell’azienda viene gettato nel water.
Ringraziamo la CEO Susanna “un milione all’anno” Ruoff e la cricca uregiatta (Doris – Schwaller) che le regge la coda.
Lorenzo Quadri