Diktat disarmista: i sondaggi farlocchi sono una cosa, l’esito delle votazioni un’altra!

 

Secondo gli ultimi sondaggi, naturalmente commissionati agli istituti di regime, il Diktat con cui i funzionarietti di Bruxelles vorrebbero disarmare i cittadini svizzeri onesti verrebbe approvato il 19 maggio con il 60% dei voti. A sostenere i balivi dell’UE nel loro tentativo di comandare in casa nostra, oltre ai soliti camerieri del Consiglio federale, anche la partitocrazia calabraghista PLR-PPD-P$$.

Il Diktat UE – contrario alla nostra legge, alle nostre tradizioni, alla nostra volontà popolare – viene sostenuto raccontando macroscopiche frottole. Ad esempio, che in concreto non cambierebbe nulla:

  • balle, perché alla maggioranza dei cittadini onesti verrebbe impedito l’accesso ad armi normalmente in commercio;
  • balle, perché il Diktat prevede una clausola con inasprimenti regolari. Sicché, tra qualche anno, verranno ritirate anche le armi d’ordinanza dei militi. Il presidente della Commissione UE “Grappino” Juncker ha dichiarato pubblicamente che l’attuale direttiva è solo un primo passo.

Fregnacce su Schengen

Altro esempio delle fandonie dei calabraghisti: in caso di No al Diktat, Schengen sarebbe in pericolo. Ma evidentemente nessuno a Bruxelles ha interesse ad espellere la Svizzera da Schengen. Dunque, la partecipazione elvetica a detto trattato non è per nulla in pericolo; mentre la nostra libertà, la nostra sovranità e la nostra autonomia lo sono eccome!

Che la nuova imposizione di Bruxelles aumenterebbe la sicurezza in Svizzera, o addirittura che servirebbe a contrastare il terrorismo islamico, è una tale fregnaccia che più nessun politicante, opinionista o mitomane tuttologo con un minimo di decenza si azzarda più a raccontarla.

E Dublino?

A proposito dell’accordo di Schengen, è bene puntualizzare un paio di cosette. Tanto per cominciare, bisogna parlare di accordi di Schengen-Dublino. La parte Dublino, l’unica di un qualche interesse per la Svizzera, notoriamente è quella che prevede che i finti rifugiati vengano assegnati allo Stato firmatario in cui hanno depositato la prima domanda.

Ebbene, adesso la partitocrazia calabraghista istericamente strilla che, se gli svizzerotti non si chineranno per l’ennesima volta a 90 gradi davanti a “Grappino” Juncker ed ai suoi tirapiedi, salteranno gli accordi di Dublino, e quindi addio rinvii. Accipicchia!

 Peccato che:

1) come detto, gli accordi di Schengen/Dublino non sono affatto in pericolo in caso di Njet al Diktat disarmista di Bruxelles.

2) Cosa, invece, porterà alla fine certadell’accordo di Dublino? Risposta: il demenziale Patto ONU sulla migrazione, che trasformerà l’immigrazione clandestina non solo in un diritto, ma addirittura in un diritto umano!

Al momento, ma tu guarda i casi della vita, del Patto ONU non si parla più. Chiaro: le elezioni federali si avvicinano. Ma, una volta che l’appuntamento con le urne sarà stato lasciato alle spalle…

E chi vuole a tutti i costi  il Patto ONU che rottamerà il magnificato accordo di Dublino? Ma la stessa partitocrazia PLR-PPD-P$$ che adesso starnazza a Schengen/Dublino in pericolo se i votanti non accetteranno il Diktat disarmista dell’UE! Se questa non è una presa per i fondelli…

Un problema di tutti

Il sondaggio dell’establishment, evidentemente pilotato, vuole far credere che la maggioranza degli svizzeri sia pronta a calare le braghe davanti all’UE, permettendo ai funzionarietti di Bruxelles di comandare in casa nostra. Che la partita non sarebbe stata facile è noto fin dall’inizio. Ma i sondaggi farlocchi, come noto, possono anche venire smentiti. Idem dicasi per la stampa di regime, la quale ipocritamente tenta di far credere che la direttiva disarmista riguardi solo i tiratori, i cacciatori ed i collezionisti di armi; quando invece tocca direttamente tutti i cittadini in quanto in gioco ci sono, come detto, la nostra autonomia e la nostra sovranità. Quindi: diamoci da fare in questi ultimi giorni. Tutti a votare e a far votare NO al Diktat disarmista! Balivi UE, föö di ball! Ogni voto conta!

Lorenzo Quadri