Frontalieri del crimine sempre all’opera: i media tacciono ed i balivi ronfano

 

Intanto gli uccellini bernesi cinguettano che il Consiglio federale, nell’ennesimo atto di servile sottomissione all’UE, vorrebbe lasciare i  valichi secondari spalancati ed incustoditi, e lavarsi la coscienza aumentando l’illuminazione! Se questa non è una presa per i fondelli!

La presa per i fondelli continua ad oltranza! Nelle scorse notti a Novazzano una carrozzeria ed un’altra azienda sono state prese di mira dagli scassinatori. I malviventi, arrivati dal Belpaese, hanno devastato gli spazi amministrativi provocando danni ingenti. Poi hanno usato l’estintore nel tentativo di cancellare le proprie tracce, si sono impossessati di tutto quello che hanno potuto ed hanno rubato l’auto di un cliente. Essendo la vettura dotata di Gps, si è potuto accertare che gli ennesimi delinquenti stranieri sono scappati attraversando indisturbati il valico incustodito di Ronago, per poi abbandonare la macchina nei pressi di Milano. Su questo episodio, ma guarda un po’, gli organi d’informazione non hanno scritto né detto un cip. E chissà quanti fatti analoghi avvengono senza che la notizia diventi pubblica, malgrado questo Cantone pulluli di media cartacei e soprattutto elettronici (portali online come se piovesse).

Ma come: i frontalieri del crimine che entrano ed escono dal Ticino grazie alle frontiere spalancate ed incustodite con l’Italia, non erano tutta una balla della Lega populista e razzista?

Sono passati 13 mesi…

Era il primo aprile del 2017, è dunque passato ormai oltre un anno ed un mese, quando – dando seguito alla mozione della consigliera nazionale leghista Roberta Pantani, approvata dal Parlamento – Berna decise la chiusura notturna in prova per sei mesi, dalle 23 alle 5,  di tre valichi secondari con la Penisola: Pedrinate, Novazzano Marcetto e Ponte Cremenaga. Si trattava di un’applicazione parziale di quanto deciso dalle Camere federali. Le quali avevano infatti approvato la chiusura notturna di tutti i valichi secondari con il Belpaese, ed in via definitiva.La storiella della sperimentazione è l’ennesima presa per i fondelli ideata dai camerieri dell’UE in Consiglio federale. Il principio è lo stesso che verrebbe applicato alla “scuola che (non) verrà” di Bertoli, però al contrario. Nel senso che il governicchio federale sperimenta le chiusure dei valichi per poi farsi redigere il rapporto farlocco secondo cui il provvedimento sarebbe inutile. Il DECS, invece, sperimenta la scuola ro$$a per farsi scodellare il rapporto farlocco che certifica che la riforma $ocialista è una figata pazzesca.

Sette mesi di silenzio

La sperimentazione della chiusura notturna dei tre valichi secondari si è conclusa in ottobre, quando Berna li ha scioccamente riaperti; oltretutto senza nemmeno degnarsi di informare preventivamente  il Cantone! E da allora? Citus mutus! Di mesi ne sono passati ben sette. Eppure ancora nulla si sa del fantomatico rapporto sulla sperimentazione: evidentemente i burocrati bernesi non sanno cosa inventarsi per taroccarloaffinché ne risulti che la chiusura non serve! Lo scopo dell’esercizio, evidentemente, è quello di calare le braghe davanti all’UE ed in particolare davanti ai vicini a sud. Si ricorderà infatti che, all’inizio della sperimentazione, i politicanti italici in fregola di visibilità, accompagnati dalla loro stampa di servizio, si misero a starnazzare a pieni polmoni agli “svizzeri razzisti” e alla “violazione di Schengen”. Uhhh, che pagüüüraaa!

Il delirio

Addirittura gli uccellini bernesi cinguettano che il Consiglio federale, per far contenti i suoi padroni di Bruxelles, starebbe meditando la seguente idiozia: lasciare le frontiere spalancate ma migliorare la sicurezza (?) aumentando l’illuminazione!Questi strapagati burocrati ci stanno evidentemente prendendo per i fondelli!  Ve le diamo noi le lampadine extra in dogana invece delle chiusure! I valichi secondari con il Belpaese vanno chiusi di notte: tutti, subito, ed anche in una fascia oraria più estesa di quella “sperimentata”!La necessità di farlo c’è eccome. Quanto accaduto nei giorni scorsi a Novazzano – nel silenzio tombale della stampa di regime: chissà come mai? – lo dimostra. Con le frontiere chiuse di notte, i criminali in arrivo dall’Italia non possono allegramente entrare, mettere a segno i loro colpi e poi scappare varcando il confine in macchina!

Che pena!

E’ veramente penoso constatare che, mentre perfino il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer, oltretutto esponente del partito dell’ “Anghela” Merkel, dichiara pubblicamente che i fallimentari accordi di Schengen vanno sospesi, i camerieri bernesi dell’UE non hanno neppure il coraggio di applicare una decisione parlamentare presa da tempo.

Sveglia! Avanti subito con la chiusura notturna dei valichi secondai! E magari, già che ci siamo, anche diurna!

Lorenzo Quadri