La Doris ha mentito ancora: altro che la panzana dei 40 Fr per economia domestica!
Come c’era da attendersi. Le promesse fatte prima della votazione sulla cosiddetta “strategia energetica 2050” sono già state buttate nella tazza del gabinetto. Passata la festa, gabbato lo santo! Ringraziamo in coro a cappella la Doris uregiatta. La quale non solo fa i vertici segreti con l’amichetto eurobalivo Jean-Claude “Grappino” Juncker di cui in consiglio federale non sapevano un tubo (ma il ministro degli Esteri non era tale KrankenCassis?) impegnando gli svizzerotti a pagare 1.3 miliardi di Fr di contributo di coesione senza uno straccio di contropartita, e senza che esista alcun obbligo in questo senso.
Visto che questa aberrazione non bastava, la buona Doris affonda pure le mani nelle tasche dei cittadini, e ben in profondità. Ed infatti, ma guarda un po’, nei giorni scorsi il Consiglio federale (nel concreto: il Dipartimento Leuthard) ha licenziato il Messaggio per la revisione totale della Legge sul CO2. La quale prevede una vera e propria esplosione della tassa sull’olio combustibile: dagli attuali 22 cts al litro fino a 52,5 cts al litro. Per non farsi mancare nulla, è previsto anche il divieto di riscaldamenti a nafta in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di contenimento delle emissioni.
Balle populiste?
In altre parole: accade esattamente quello che dicevano i contrari alla strategia energetica 2050 prima della votazione sul tema. Ma naturalmente erano tutte balle populiste. La Doris, prima della votazione sulla strategia energetica 2050, aveva promesso che essa non avrebbe comportato una spesa superiore ai 40 Fr all’anno per economia domestica. Clamorose balle di Fra’ Luca. Le disposizioni contenute nella nuova legge sul CO2 lo dimostrano. Siamo infatti molto più vicini ai 3000 Fr all’anno indicati dagli oppositori!
Per l’ennesima volta, i cittadini svizzeri – proprietari della propria abitazione o inquilini – vengono mazzuolati con la politikamente korrettissima scusa della protezione dell’ambiente. Peccato che a pagare siamo solo gli svizzerotti. Mentre tutti gli altri inquinatori, no.
Nuovi balzelli
Gli è infatti che la Doris uregiatta, per fare vedere al mondo come sono bravi i cittadini elvetici che si fustigano in nome dell’ambiente, ci appioppa sempre nuove tasse. Però gli stipendi, ma guarda un po’, sono fermi al palo. Anzi: in Ticino scendono a seguito del dumping salariale provocato dalla devastante libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia – ro$$overdi in testa. Ed i premi di cassa malati schizzano verso l’alto (ma al DSS sono in altre Argofaccende affaccendati per preoccuparsene). I nuovi ecobalzelli danneggiano anche la competitività della piazza economica svizzera, imbrigliata da una pletora di leggi e cavilli sempre più opprimenti. Poi ci chiediamo come mai le aziende “delocalizzano” lasciando indietro una lunga scia di disoccupati. I quali naturalmente vivranno di aria pulita; come no!
Intanto, mentre la Doris uregiatta ed i suoi degni compari caricano gli svizzerotti di nuovi costi, smentendo sfacciatamente le promesse fatte prima della votazione sull’energia, in questo sfigatissimo Cantone entrano tutti i giorni 65’500 frontalieri, uno per macchina (quanti i veicoli diesel?). E le auto con targhe azzurre non emettono di certo essenza di eucalipto dal tubo di scappamento.
Inoltre, grazie al già ministro dei trasporti kompagno Moritz “Implenia” Leuenberger, che ha calato le braghe davanti ai balivi di Bruxelles sulla tassa sul traffico pesante da applicare ai TIR UE, la Svizzera si è trasformata in corridoio a basso costo per i bisonti comunitari in transito parassitario. Poi ci chiediamo come mai ce li troviamo tutti in casa!
Pagano solo gli svizzerotti
Ma naturalmente né la pletora di automobili di frontalieri, né i TIR UE (fanno tutti il pieno Oltreramina) e ovviamente nemmeno le fabbriche lombarde che impestano l’aria ticinese, vengono chiamati alla cassa dalle geniali strategie (?) ambientali della Doris. Gli svizzerotti, nella migliore tradizione tafazziana, si martellano sugli attributi per ridurre le loro emissioni di CO2… per farsi poi impestare l’aria dai vicini a sud.
Eh già: gli spalancatori di frontiere hanno provocato l’invasione del nostro Paese, in nome del “devono entrare tutti”. E non solo invasione di frontalieri. Gli 80mila stranieri UE in più che ci troviamo ogni anno in Svizzera “grazie” alla devastante libera circolazione delle persone – i sette camerieri dell’UE avevano promesso un saldo migratorio al massimo di 10mila persone! – vanno in giro in macchina. E hanno bisogno di abitazioni, le quali vanno anche riscaldate. Magari a nafta? L’immigrazione scriteriata genera anche inquinamento; lo capisce pure il Gigi di Viganello.
La prima misura a tutela dell’ambiente è dunque la disdetta della libera circolazione delle persone con conseguente chiusura delle frontiere. Ma naturalmente la partitocrazia non ne vuole sapere. Preferisce inventarsi nuovi balzelli punitivi. Ma andate a Baggio a suonare l’organo!
Lorenzo Quadri