Le pesantissime responsabilità di chi ha piazzato Widmer Schlumpf

L’abbiamo detto in ormai innumerevoli occasioni che dalla ministra del 5% – dopo le elezioni cantonali bernesi del  3% – Eveline Widmer Schlumpf bisogna solo attendersi il peggio.  E il peggio puntualmente è arrivato.
Poi sarà anche poco elegante ripetere che avevamo ragione noi: ma “gli è che”, se non lo diciamo noi, non lo dice nessuno. Poiché la (dis)informazione di regime, piuttosto che ammettere che la Lega aveva visto giusto, si amputa i gioielli di famiglia con lo zecky boy.

Al peggio non c’è limite
Dicevamo che il peggio è arrivato. In effetti si tratta di una proiezione ottimistica perché al peggio, come dice il saggio, non c’è limite. E di sicuro non c’è limite ai danni che può fare la Consigliera federale non eletta se rimarrà in carica.
Quale sia l’ultima dell’ormai sterminata lista di malefatte della signora 5%/3% è noto: proporre l’abolizione del segreto bancario anche per gli svizzeri. Widmer Schlumpf lo scorso fine settimana se ne è uscita serafica ad indicare le sue svergognate intenzioni. Proporrà ai colleghi un progetto nel senso sopra indicato.

Svizzeri discriminati
Quindi: non solo via il segreto bancario anche per gli svizzeri. Ma questi ultimi saranno discriminati rispetto agli stranieri. Diversamente dai clienti stranieri delle banche elvetiche, quelli svizzeri non potranno infatti nemmeno mettersi in regola tramite un’amnistia ad hoc. Perché a Berna la ministra del 5% e compagnia brutta, di amnistie non vogliono nemmeno sentire parlare. Lo hanno detto chiaramente, ed ufficialmente, rispondendo ad un atto parlamentare di scrive.
Quali sarebbero le conseguenze devastanti per la piazza finanziaria svizzera e ticinese del nuovo vaneggiamento widmer-puffiano non ci vuole molto ad immaginarlo. Sia dal punto di vista occupazione, che da quello del gettito fiscale. A Lugano già adesso mancano 40 milioni di gettito fiscale versato dalle banche ed i risultati si vedono.
Chi resterà disoccupato potrà naturalmente andare a chiedere un lavoro a Widmer Schlumpf, ma anche a chi la mantiene in carica contro la volontà popolare: ossia P$ e PPDog.

Kompagni
La brama del P$ di smantellare la piazza finanziaria – ed i suoi posti di lavoro, ed i suoi introiti fiscali: ecco chi sono quelli che “svuotano le casse pubbliche”! – è nota da tempo. Del resto da un partito che sogna l’adesione all’UE e si titilla con l’abolizione dell’esercito, che vuole far scappare gli stranieri ricchi ma tenere in Svizzera (e non solo tenere quelli che ci sono, ma farne arrivare sempre di più) quelli che delinquono o che si mettono a carico dello stato sociale, perché come noto gli svizzerotti fessi lavorano per mantenere gli immigrati che se la ridono a bocca larga, non ci si poteva certo attendere un briciolo di attenzione per gli interessi della popolazione elvetica. Ma quando mai. Sarebbe discriminatorio! “Bisogna aprirsi”!

Uregiatti
Il PPDog dal canto suo, che si descrive come partito di centro, porta delle pesantissime responsabilità. Ha tradito la sua area di riferimento. Pur di farla all’Udc, gli uregiatti hanno valuto mantenere in carica contro la volontà popolare – in nessun caso i miserandi risultati elettorali del PBD giustificano un seggio in Consiglio federale – la ministra delle finanze. Con un disegno preciso: fagocitare il PBD, ovviamente con Widmer Schlumpf annessa (e mica si poteva fare il verso al buon Jannacci: “Vengo anch’io? No tu no”) e cuccarsi così due seggi in Consiglio federale.
Sperando di mandare in porto questa sordida manovra di cadregopoli, i democristiani hanno mantenuto in carica una che sta sfasciando il paese. E sapendo benissimo di chi si trattava: ovvero di una marionetta della $inistra. Il PPD se ne dovrà assumere la responsabilità davanti agli elettori e, soprattutto, davanti al Paese.

L’iniziativa della Lega
La Lega nel 2009, grazie alla lungimiranza di Nano Bignasca, lanciò  un’iniziativa popolare per inserire il segreto bancario della Costituzione federale.
L’iniziativa venne sbeffeggiata da tutti i grandi partiti nazionali, in testa il PLR, e quindi non riuscì. Qualche annetto dopo, ossia nel 2013, ecco che un comitato che fa capo al PLR lancia un’iniziativa-xerox in versione peggiorativa (attualmente in fase di raccolta firme): la quale chiede di salvare il segreto bancario almeno per gli svizzeri.
Adesso arriva la scienziata del 5%/3% e dichiara: “via il segreto bancario anche per gli svizzeri”. Se invece di snobbare la proposta leghista, solo per non dar ragione al nostro Movimento, i partiti nazionali l’avessero sostenuta, Widmer Schlumpf non potrebbe certo procedere spedita, come sta facendo ora, sulla via dello sfascio della piazza finanziaria elvetica per obbedire ai suoi padroni di Bruxelles e Washington!

Ago della bilancia?
Adesso vogliamo vedere cosa diranno gli altri 6 Consiglieri federali davanti alla bella prospettiva di cancellare il segreto bancario anche per gli svizzeri. I due PLR e l’UDC, se hanno un minimo di coerenza – oltre che di decenza – diranno no. I due kompagni diranno Sì. Ago della bilancia, ancora una volta, la Doris uregiatta.
Morale: il PPD ha regalato alla Svizzera la catastrofica Widmer Schlumpf, di fatto la terza Consigliera federale $ocialista; se adesso la sua esponente governativa Doris Leuthard farà passare la demenziale proposta di abolire il segreto bancario anche per gli Svizzeri, agli “azzurri” conviene lasciare la chiave sotto lo zerbino e non farsi più vedere in giro.
Lorenzo Quadri