Il deputato P$$ Wermuth: “albanese e serbo croato nuove lingue nazionali”. E l’arabo no?
Consiglio al buon Wermut: prima di inventarti nuove lingue nazionali farlocche, comincia ad imparare quelle attuali, visto che non le sai
E ti pareva! A $inistra sbroccano di nuovo. Naturalmente il mantra è sempre lo stesso: ovvero frontiere spalancate e multikulti.
A regalare l’ennesima scempiaggine, naturalmente poi ampliata dai portali online che visto il periodo estivo e il conseguente manco di notizie non sanno più cosa inventarsi per aumentare i click (più visualizzazioni uguale miglior posizionamento sul mercato pubblicitario), è ancora una volta tale consigliere nazionale P$$ Cedric Wermuth, simpatico come un cactus nelle mutande.
Costui, ex presidente della Gioventù Socialista (GISO: è quella che organizza le marce-flop contro le guardie di confine, quindi contro dei lavoratori, ed a sostegno degli immigrati clandestini e di conseguenza dei passatori e dell’Isis) già la scorsa settimana se ne era uscito a blaterare di introduzione in Svizzera del cosiddetto “ius soli”. Traduzione: chi nasce in nel nostro paese ottiene automaticamente la cittadinanza elvetica.
L’obiettivo che i kompagnuzzi perseguono con questa proposta è evidente: naturalizzare a tutto spiano ed in massa persone non integrate, che magari odiano e disprezzano la Svizzera e gli svizzeri (ma certamente non le prestazioni sociali pagate dal contribuente; quelle, invece, “piacciono” eccome). Intento partitico: tamponare l’emorragia di elettori P$$ con neo-svizzeri non integrati, così da poter portare avanti un programma politico che è contro la Svizzera e gli Svizzeri. Perché ormai la sigla PSS questo sta a significare: Partito contro la Svizzera e contro gli Svizzeri.
Nuove lingue nazionali
L’ultima sbroccata rossa è dunque la seguente: il citato Wermuth dichiara che bisogna rendere lingue nazionali anche l’albanese ed il serbo-croato.
E’ evidente che non si tratta solo di una opinione personale del Cedric, che conta come il due di briscola, ma di una posizione condivisa all’interno del partito nazionale. Il quale infatti, ma tu guarda i casi della vita, ben si guarda dal distanziarsene ufficialmente.
A parte che una simile esternazione denota una clamorosa ignoranza della storia del nostro paese – ma è notorio che i kompagni se ne fregano della Svizzera, non per nulla in Ticino sono istericamente contrari all’insegnamento della civica – i conti non tornano. Wermuth, perché solo l’albanese ed il serbo croato? E l’arabo dove lo lasci? Ed il tigrino, ovvero la lingua dei finti rifugiati eritrei che voi kompagnuzzi volete “fare entrare tutti”? Non sarà che la gauche-caviar discrimina, vero?
Oltretutto, con questa ennesima marchetta agli stranieri, non gli si rende nemmeno un gran servizio, poiché sembra che la rivendicazione delle nuove lingue nazionali venga da loro.
La linea
Le sbroccate del deputatucolo Wermuth, malgrado come detto il peso politico di costui sia paragonabile a quello della sua collega Addolorata Marra di Botrugno (Puglia), ovvero tendente a zero, ben illustrano quali siano i programmi della $inistruccia rossocrociata; quella che se ne frega degli svizzeri e si preoccupa solo degli stranieri, a cominciare dai finti rifugiati. Visto poi che Wermuth è relativamente giovane, è verosimile immaginare che l’evoluzione, o piuttosto l’involuzione, del partito andrà nella direzione da lui indicata.
In sintesi
Ecco dunque riassunti i punti salienti del programma della $inistra (anti)svizzera:
– naturalizzare tutti;
– albanese e serbo croato, e magari prossimamente anche l’arabo, come nuove lingue nazionali;
– islam religione ufficiale;
– accogliere e mantenere tutti i finti rifugiati con lo smartphone (vedi marcia-flop dello scorso sabato);
– aumentare le tasse per finanziare l’accoglienza a tutti i migranti economici, e di conseguenza l’industria sociale ro$$a che vi ruota attorno;
– adesione e sottomissione integrale all’UE (Svizzera colonia di Bruxelles);
– nessuna espulsione di criminali d’importazione: ci teniamo in casa tutti i delinquenti stranieri, jihadisti compresi;
– in nome del multikulti, introduzione in Svizzera di leggi speciali per i musulmani.
Il mistero
Il mistero è come sia possibile che qualcuno voti ancora un partito con idee del genere. Che può piacere solo ai neo-svizzeri non integrati. Ecco perché i compagni vogliono naturalizzare tutti: in caso contrario, la cabina telefonica come sala per le riunioni plenarie diventa addirittura troppo spaziosa.
Ci sono paesi in cui nascono dei partiti islamisti. Da noi non serve: c’è già il P$$.
PS: suggerimento al “buon” Wermuth: invece di inventarti nuove lingue nazionali farlocche, comincia ad imparare quelle attuali, visto che non le sai.
Lorenzo Quadri