La presa per i fondelli prosegue ad oltranza! Però noi andiamo avanti a versare i ristorni?
Ma nooo! Ma chi l’avrebbe mai detto! I vicini a sud continuano a prenderci per i fondelli sul nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri. E naturalmente i burocrati bernesi, svelti come gatti di marmo, non si accorgono di niente.
Si ricorderà che non più di un paio di mesi fa dalla capitale federale era arrivata l’incauta assicurazione che – per l’ennesima volta – il nuovo accordo sui frontalieri si sarebbe trovato in dirittura d’arrivo. La firma era attesa “entro fine anno”. Chiaramente senza indicare di quale anno.
Gli sveltoni rossocrociati si sono dunque di nuovo esposti, e di nuovo sono stati sconfessati clamorosamente dall’italica controparte. Il viceministro dell’economia Antonio Missiani a margine dell’ultimo incontro tra le delegazioni svizzera ed italiana ha dichiarato papale-papale che il suo Paese ha, oggi, “altre priorità”, legate ovviamente al coronavirus.
Anche noi abbiamo “altre priorità”
Ma guarda un po’! Peccato che sono ormai quasi sei anni che oltreramina hanno altre priorità. In effetti, il nuovo accordo non l’hanno mai voluto. Loro vogliono mantenere lo statu quo e continuare a mungere ad oltranza gli svizzerotti, per poi accusarli di “razzismo” con ogni pretesto. E’ evidente che, nei rapporti con i vicini a sud, la musica deve cambiare, ma radicalmente. E non solo in campo di ristorni dei frontalieri.
Se l’Italia oggi ha “altre priorità”, lo stesso vale anche per noi. Anche noi, per colpa dello stramaledetto virus cinese, siamo impaltati nella crisi economica ed occupazionale. Tanto per cominciare, abbiamo perso 5mila posti di lavoro in pochi mesi. Ed è solo l’inizio. Però il numero dei frontalieri continua ad aumentare.
Pagare per tutti
Il nuovo (sempre meno nuovo) accordo sulla fiscalità dei frontalieri è lungi dall’essere soddisfacente. Il nuovo regime fiscale si applicherebbe solo ai frontalieri futuri. Quindi i 70mila e passa permessi G già presenti in questo sfigatissimo Cantone andrebbero avanti fino alla pensione col sistema attuale. Inoltre i ristorni continuerebbero ad essere versati per almeno 15 anni. 15 anni a 100 milioni all’anno fanno UN MILIARDO E MEZZO che regaleremmo al Belpaese.
La Convenzione del 1974 era pensata nell’interesse di tutta la Svizzera; ma il prezzo l’ha pagato (quasi) integralmente il Ticino. Il quale, dopo aver pagato per tutti; dopo essere stato vessato ad oltranza dal Belpaese; dopo essere stato condannato dal triciclo PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria inclusi, all’invasione da sud in periodo di crisi nera, ha tutto il diritto di attendersi un nuovo sistema che preveda che la totalità – o giù di lì – delle imposte alla fonte dei frontalieri rimanga sul nostro territorio.
Come il Lussemburgo
Sono quasi sei anni che gli svizzerotti si fanno sontuosamente prendere per i fondelli dai vicini a sud. Cosa aspettano ancora i camerieri dell’UE in Consiglio federale, a cominciare dal PLR (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis, a decretare che le trattative sul nuovo accordo fiscale sono fallite ed a disdire unilateralmente la Convenzione del 1974? Così di ristorni non paghiamo più neanche un centesimo. Del resto il Lussemburgo per i frontalieri attivi sul proprio territorio non versa ristorni a Francia e Germania. Con la differenza che il Lussemburgo fa parte dell’UE.
E se i vicini a sud hanno da ridire, misure sul confine. Proprio come farebbe l’Italia nei nostri confronti. Se qualcuno pensa che ci siamo già dimenticati i fiscovelox di Tremonti, ha fatto male i calcoli.
Darsi una mossa!
Anche il Ticino, proprio come la vicina Penisola, deve fare fronte alla crisi economica da stramaledetto virus cinese. Di conseguenza, non si può più permettere di regalare ogni anno quasi 100 milioni all’Italia. Quei soldi servono sul nostro territorio. Allo stesso modo in cui non si può più permettere di rilasciare nuovi permessi G quando migliaia di ticinesi perdono il lavoro!
Di conseguenza le richieste della Lega, avanzate a Bellinzona ed a Berna, sono:
- Blocco dei ristorni
- Moratoria sul rilascio di nuovi permessi G
- Disdetta della Convenzione del 1974.
Sveglia!
Lorenzo Quadri