Come volevasi dimostrare, la Confederazione – che quando si tratta di farsi valere con gli eurofalliti si arrampica sui vetri alla ricerca di ogni e qualsiasi cavillo legale per NON farlo – si è messa in testa di regalare a Losone, e quindi al Locarnese, un centro asilanti “nuovo di zecca”. Alla faccia della popolazione residente (contraria, con tanto di petizione). E alla faccia della valenza turistica della regione.
A Berna si sono messi in testa di aprire il nuovo centro asilanti e procedono spediti: alla faccia della legalità e delle rispetto delle procedure. Infatti i lavori di trasformazione dell’ex caserma sono cominciati prima che il Tribunale federale decidesse sull’effetto sospensivo chiesto dal Guastafeste Giorgio Ghiringhelli per un suo ricorso contrario alla nuova struttura. Non c’è bisogno di essere dei principi del foro per sapere che i lavori non potevano iniziare senza che ci fosse una decisione – negativa – del TF sull’effetto sospensivo.
La decisione non c’è stata. Ma la Confederazione ha iniziato comunque i lavori ed ha risposto alle proteste del ricorrente, Ghiringhelli, con una lettera piena di scuse inverosimili. In sostanza i diritti dei cittadini vengono bellamente ignorati perché il nuovo centro asilanti sarebbe “urgente”.
Il centro in questione sarà una succursale di quello di Chiasso, quindi gestito direttamente dalla Confederazione. Ed i problemi che esso provoca sono universalmente noti. La storiella secondo cui a Losone verranno ospitati solo casi non problematici (cioè famiglie) è l’ennesima fanfaluca federale. Punto primo: la kompagna Simonetta non si sogna di fare trattamenti di favore per il Ticino. Punto secondo: i casi non problematici si contano sulle dita di una mano e andranno distribuiti equamente nel Paese. La stragrande maggioranza dei finti rifugiati sono tutti giovani uomini soli (quanti evasi dalle patrie galere?). Che non si tratti di stinchi di santo lo dimostra la cronaca della vicina Penisola. In un caso, i finti rifugiati si sono rivoltati perché l’albergo (sic!) destinati ad ospitarli si trovava in un paesino isolato, mentre loro volevano andare in una città (per spacciare meglio?). In un altro caso, due clandestini hanno violentemente aggredito gli operatori sociali perché volevano subito la “paghetta” di 80 euro.
E perché i lavori all’ex caserma di Losone sarebbero “urgenti”? L’emergenza clandestini ce l’ha l’Italia. Questo è fuor di dubbio: del resto se l’è anche andata in parte a cercare con la deleteria operazione mare nostrum.
L’urgenza ce l’hanno anche, per ovvi motivi comunitari, gli amici di merende UE . Che hanno però piantato in asso l’Italia nella gestione dei clandestini. Infatti Francia ed Austria li rimandano tutti nel Belpaese. E noi cosa c’entriamo? Urgente è rispettare la volontà dei cittadini, cara kompagna Sommaruga. Non certo togliere le castagne dal fuoco all’Italia facendoci carico di clandestini che non ci spettano. Tanto più che sappiamo benissimo come verremo ricompensati. Sia dalla vicina Penisola che dai di lei compagni di merende della fallimentare Unione europea.
Lorenzo Quadri