L’eurofunzionarietto con le valigie in mano si permette di minacciarci: ma vaffan…!
Certo che agli eurofalliti la faccia di tolla non manca mai, neppure l’arroganza e ancora meno la boria!
L’ultima penosa sbroccata l’abbiamo sentita proprio ieri. Tale Johannes Hahn (Johannes chi?), commissario europeo, ha rilasciato la seguente dichiarazione minatoria all’indirizzo dei camerieri bernesi dell’UE: “Senza l’accordo quadro istituzionale non ci sarà nessuna nuova intesa”.Uhhh, che pagüüüraaa!
E’ il colmo: questi balivi di Bruxelles hanno già le valigie in mano. Tra sette mesi saranno tutti a casa, spazzati via dalle elezioni europee. Però si immaginano ancora di poter fare la voce grossa. E di farla con chi? Naturalmente con gli svizzerotti, che calano sistematicamente le braghe! Vedi, per citare solo un esempio recente, la vergognosa calata di braghe del parlamento federale sul Diktat disarmista dell’UE!
Non ancora contento, il Johannes ha pure dichiarato che con l’accordo quadro istituzionale verranno cancellate le misure accompagnatorie alla devastante libera circolazione delle persone. E adesso, $inistrati internazionalisti eurolecchini, come la mettiamo?
Posizioni chiare
Degli squallidi ricatti di questi funzionarietti di Bruxelles non eletti da nessuno ed ormai politicamente morti, ne abbiamo piene le scuffie.
Come ne abbiamo piene le scuffie di questa fallita Unione europea che, mentre negli Stati membri perde terreno ogni giorno che passa, pretende di comandare in casa nostra!
Il Giuànn (Johannes) dice che senza lo sconcio accordo quadro istituzionale (quello che ci imporrebbe leggi e giudici stranieri) non ci saranno altri trattati tra la Confederella e l’UE? Benissimo! Non aspettavamo altro! Infatti con la Disunione europea non dobbiamo più firmare nessun accordo, di nessuno tipo! Anche perché poi questi accordi vengono utilizzati come cavalli di Troia per assoggettarci sempre di più. Infatti, il trattato viene poi “sviluppato” e gli svizzerotti ricattati: se non accettate la nuova evoluzione salta tutto. Ed i camerieri bernesi dell’UE corrono terrorizzati ad inchinarsi a 90 gradi!
Quindi, “caro” Giuànn: visto che le posizioni sono chiare, chiudiamo subito la vertenza. Nessun nuovo accordo tra Svizzera ed UE ed inizio della Swissexit, ovvero disdetta dei trattati attuali. A partire da quello sulla libera circolazione delle persone.
Naturalmente, mentre i funzionarietti di Bruxelles in scadenza si permettono di ricattarci, da Berna non giunge alcuna reazione. Nessun meritatissimo “Vaffa”. Macché. Citus mutus. I pavidi esponenti del governicchio federale tacciono. Poi ci chiediamo come mai questo Paese va sempre peggio.
Lorenzo Quadri