Gli accordi internazionali valgono solo per la Svizzera?

Ma guarda un po’, dalla vicina ed ex amica Penisola arriva un altro regalo al Ticino.

La Regione Lombardia prosegue nella guerriglia economica ai danni del nostro Cantone dimenticandosi, come al solito, che almeno 250mila cittadini lombardi (frontalieri, padroncini e loro familiari) mangiano grazie al Ticino, ed alla devastante libera circolazione delle persone.

 All’invasione da sud va messo un argine al più presto, e senza certo aspettare il 2017.

In sostanza, la Regione Lombardia vuole ora proporre la creazione di una Zona economica speciale, ovvero una zona in cui valgono leggi diverse rispetto al resto del Paese. Obiettivo: essere più concorrenziali nei confronti del Ticino, alla faccia delle regole.

I conti non tornano

Qui i conti non tornano: quando la Lega chiede che il Ticino si doti di regole particolari per contrastare l’invasione da sud, immancabilmente dalla ministra del nulla titolare del DFE arriva il solito mantra che “non si può”: perché ci sono degli accordi internazionali e guai a fare qualcosa che possa anche solo lontanamente far balenare l’ipotesi di eventuali difficoltà nella compatibilità con questi trattati. I quali però sembrano valere unicamente senso unico.  Solo per la Svizzera; soprattutto, solo per il Ticino.

Valvola di sfogo

Nel nostro Cantone non possiamo (?) fare niente per tutelare la nostra economia ed il nostro mercato del lavoro. La scusa per il non fare è sempre la stessa: ci sono gli accordi internazionali. La Regione Lombardia invece può fare di tutto e di più. Ohibò, ma gli accordi in vigore non sono forse gli stessi?

Fa poi specie che da sud si continui a sfruttare impunemente il Ticino come valvola di sfogo per la disastrosa situazione occupazionale lombarda, approfittando senza ritegno della libera circolazione delle persone. Contemporaneamente, però, non si perde occasione per tentare di penalizzare il Ticino a proprio vantaggio.

 Sarebbe ora, e  da un pezzo, che anche il Ticino si dimostrasse in grado di difendere i propri interessi. Anche prendendo una qualche contromisura nei confronti di vicini che, è chiaro, partono dal presupposto di potersi permettere qualsiasi cosa: “tanto gli svizzeri sono fessi e non si accorgono di niente”.

Lorenzo Quadri