Ringraziamo gli spalancatori di frontiere: hanno riempito l’Europa di foffa radicalizzata

Non possiamo più esercitare i nostri diritti fondamentali in casa nostra: rischiamo di venire trucidati da terroristi in arrivo da “altre culture” e magari pure mantenuti dallo Stato sociale

Il terrorismo islamico insanguina ancora l’Europa. Venerdì sera alla periferia di Parigi, poco dopo la fine delle lezioni, un professore liceale è stato decapitato nei pressi dell’istituto dove insegnava. La sua colpa? Aver tenuto in classe una lezione sulla libertà di espressione durante la quale aveva mostrato le vignette su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo.

L’assassino è un terrorista islamico algerino 18enne, abbattuto dalla polizia, che prima di morire si è vantato su twitter di aver “giustiziato un cane dell’inferno che ha osato offendere Maometto”. Non è ancora chiaro se l’assassino fosse già noto alle forze dell’ordine per radicalizzazione. Sarebbe gravissimo se si fosse lasciato andare in giro a piede libero un soggetto del genere.

Avanti con le espulsioni!

Davanti a questo ennesimo crimine sanguinario in nome di Allah commesso in “casa nostra” – intesa come Occidente cristiano – non ci si può nascondere dietro la solita fregnaccia del “caso isolato”. E osiamo sperare che nessun beota multikulti avrà la tolla di asserire che “è colpa dell’Europa che non sa integrare”: perché in passato si è sentita anche questa bestialità. Qui non c’è da integrare, c’è da ESPELLERE!

L’attentato di venerdì è un attentato contro la nostra società. La libertà d’espressione è un nostro diritto fondamentale. Però se lo usiamo in casa nostra rischiamo di venire trucidati da terroristi in arrivo da “altre culture”. Che magari si sono stabiliti in casa nostra come migranti economici.

E chi ringraziamo per questo disastro? Forse i soliti spalancatori di frontiere che hanno riempito l’Europa di pericolosa foffa islamista?

E quanti terroristi islamici arrivano in Occidente, Svizzera compresa, in veste di finti rifugiati? Anche se dalle nostre parti la partitocrazia e la stampa di regime fanno finta di niente, in Italia il governo non eletto di “Giuseppi” Conte ha azzerato tutti i decreti Salvini e spalancato i porti all’invasione. E’ evidente che presto ne sconteremo le conseguenze anche noi. Tanto più che il triciclo vuole rottamare i rinvii-Dublino.

Giustizia incapace

A metà settembre, a Morges, il nostro Paese ha registrato la prima vittima del terrore islamico. L’assassino era stato rimesso in libertà da poco. Dimostrazione plateale dell’inettitudine della nostra giustizia di fronte al nuovo pericolo. E lo Stato sociale elvetico, eccezionalmente generoso con chi arriva da paesi lontani per farsi mantenere dal contribuente svizzerotto – poi puntualmente accusato di “razzismo” – è una vera e propria manna per malitenzionati. Grazie all’assistenza facile, costoro possono passare il proprio tempo a radicalizzare, finanziati da quei “cani infedeli” dei contribuenti cristiani. Vedi il caso dell’imam predicatore d’odio di Bienne, che in 13 anni si è intascato 600mila Fr di aiuti sociali.

Urgente cambiare marcia

E’ evidente che bisogna cambiare registro. Se pensiamo di combattere dei terroristi assassini con il politikamente korretto ed il buonismo-coglionismo, tanto vale gettare nel water i nostri diritti fondamentali e convertirsi in massa all’islam. Chi è radicalizzato va espulso dalla Svizzera per direttissima, senza se né ma. E soprattutto senza aspettare che ci scappi il morto! Le associazioni che propagandano il radicalismo islamico, a partire dal sedicente Consiglio centrale islamico della Svizzera, vanno dichiarate fuori legge e chiuse. I finanziamenti esteri a moschee e centri culturali islamici sono da vietare. E di migranti economici musulmani non se ne fanno più entrare.

O così, o la partitocrazia multikulti ammetta apertamente che è normale ed accettabile che un professore venga decapitato in mezzo ad una strada per aver mostrato le vignette di Charlie Hebdo in classe. Così almeno sarà chiaro una volta per tutte da che parte sta il triciclo.

Ma intanto i soldatini della casta  blaterano che non si può (“sa po’ mia”!) espellere un terrorista islamico se questo si troverebbe in pericolo nel paese d’origine. Ed i $inistrati ro$$overdi senza vergogna lanciano il referendum contro la nuova leggina federale antiterrorismo all’acqua di rose (vedi articolo a pagina 12), poiché limiterebbe eccessivamente la libertà… di potenziali assassini!

Ma avanti, continuate a votare per l’ “onda verde”! Così quest’ultima, oltre a rapinarci con demenziali ecotasse ed ecobalzelli, ci porterà anche lo tsunami islamista.

Lorenzo Quadri