Tariffe spropositate nelle città svizzere: partitocrazia sempre contro gli automobilisti
Incredibile ma vero: Mister Prezzi, ossia il pittoresco Stefan Meierhans dal ciuffo “emo” mesciato (roba da fare invidia a The Donald) se la prende con le tariffe stratosferiche dei posteggi nelle città svizzere. Meierhans non è certo di “destra” essendo un ex burocrate federale uregiatto (quindi un pipidino, con la nuova denominazione di partito un “centrino”, come quelli che si mettono sul tavolo del salotto).
Era ora che qualcuno, oltre alla Lega, sollevasse il tema dei parcheggi urbani diventati ormai da tempo roba da ricchi.
E’ ovvio che le tariffe fissate dalle varie città non sono dettate dall’esigenza di ammortizzare investimenti. Sono solo frutto di quella politichetta anti-automobilisti che va per la maggiore “grazie” alla $inistra ro$$overde ed al tandem PLR-PPD ad essa sistematicamente accodato. Oltre che rispondere, ça va sans dire, alla volontà di fare cassetta. Due piccioni con una fava! Ed è superfluo indicare chi sono i “piccioni” che finiscono spennati.
Promemoria
E’ bene che i cittadini abbiano presente che il sedicente centro PLR-PPD è sempre alleato dei kompagnuzzi quando si tratta di vessare gli automobilisti. E’ grazie ad esso che ci ritroviamo con il bidone “Via Sicura”, tanto per dirne una. Ciononostante i suoi politicanti cadregari, quelli che nel parlatoio federale votano contro gli interessi dei conducenti (ultimo esempio: l’affossamento degli sconti fiscali sulla benzina), non provano il benché minimo imbarazzo nell’accularsi ai vertici delle associazioni che dovrebbero in teoria difendere gli automobilisti. Cadreghe über Alles! Il che la dice lunga sulla rappresentatività di questi club.
Il salasso
Sotto la lente di Mister Prezzi sono finite le tariffe di posteggio delle città svizzere di oltre 20mila abitanti: dunque pure Lugano e Bellinzona. Come prevedibile, in cima alla classifica dei parcheggi di platino svetta la ro$$overde Zurigo, con un salasso di tre franchi all’ora che diventano 7.5 per due ore. La realtà urbanapiù conveniente risulta invece essere Dübendorf, dove lasciare l’auto in centro costa solo 50 centesimi all’ora (da noi nemmeno nella più sperduta valle…).
Ora, Zurigo è Zurigo: oltre ad essere a chiara maggioranza ro$$overde (e se gli elettori hanno votato per gli hater degli automobilisti, che se li tengano) dispone di una fitta rete di trasporti pubblici. In Ticino la situazione è diversa. Pertanto, è del tutto sproporzionato che a Lugano e a Bellinzona un’ora di parcheggio costi due franchi. Anche perché gli stipendi ticinesi sono ben inferiori a quelli zurighesi.
Penalizzati i bassi redditi
Mister Prezzi nella sua analisi ha considerato solo i centri urbani, ma sarebbe interessante avere un raffronto tra le tariffe di posteggio su scala cantonale. Non ci vuole molta fantasia per immaginare quel che ne uscirebbe: i prezzi ticinesi sono tra i più salati. Tariffe fuori misura che vanno ad aggiungersi alle imposte di circolazione più alte della Svizzera (per fare cassetta). Quando, come detto, i salari sono invece i più bassi, ed il divario con il resto del Paese cresce sempre più a seguito della devastante libera circolazione voluta dalla partitocrazia.
“Ciuffo” Meierhans invita dunque le città svizzere a “non tirare troppo la corda” rilevando che le tariffe di parcheggio sono “sproporzionate per le fasce di reddito più basse e per le persone che, per diversi motivi, risultano essere vincolate all’uso dell’automobile privata, non trovando un’offerta soddisfacente nei trasporti pubblici”. Ovvero, per quei cittadini che la partitocrazia continua a criminalizzare e a prendere a pesci in faccia!
Orecchie da mercante
Tra gli effetti negativi delle tariffe di parcheggio “monstre”, il buon Meierhans cita “il notevole incremento del valore di suolo e di terreno privati”. Vale la pena indicare anche la desertificazione dei centri cittadini con tutte le conseguenze del caso sulle attività economiche presenti in loco. Una deriva peggiorata dai piani viari ideologici concepiti contro le macchine, vedi il PVP di Lugano, e che conoscerà un’ulteriore impennata con il telelavoro, stoltamente pistonato dal Triciclo, $inistrati in primis.
Chissà se la partitocrazia darà ascolto a Mister Prezzi e finalmente ridurrà le tariffe esorbitanti di parcheggi ed autosili? Purtroppo la risposta (negativa) è scontata.
Eppure i kompagnuzzi, che hanno colonizzato con i loro soldatini (soprattutto soldatine) le associazioni a presunta tutela dei consumatori, dovrebbero essere i primi a raccogliere l’appello. Ma va da sé che faranno orecchie da mercante. Perché le associazioni in questione, ben lungi dal difendere i consumatori, sono semplicemente delle succursali del P$. La loro missione è quella di portare avanti, sotto mentite spoglie, le politichette $ocialiste. Che spesso e volentieri sono orientate contro i consumatori.
Lorenzo Quadri