Consiglio nazionale: il sedicente centro ancora accodato alla $inistra

Avanti con la svendita della Svizzera! I Verdi-anguria, che sono uguali ai ro$$i, si sono prodotti in una nuova performance. Naturalmente con il supporto del sedicente “centro” (o comunque di parte di esso), ormai sempre più franato a $inistra.

La soldatina Verde-anguria in Consiglio nazionale MarionnaSchlatter (Marionna – con la “o” – chi?), la quale nel 2019 aspirava pure ad una cadrega al Consiglio degli Stati, ha infatti presentato (nel marzo del 2020) un postulato in cui chiedeva al governicchio federale di “esaminare se occorre mantenere il requisito della cittadinanza svizzera per l’esercizio della professione di ufficiale dello stato civile”.

E questo perché, udite udite, ai fini del pari trattamento sul mercato del lavoro degli stranieri domiciliati in Svizzera, occorre evitare qualsiasi tipo di discriminazione”.

Ah ecco! Sicché, secondo questi $inistrati immigrazionisti e spalancatori di frontiere, il passaporto rosso deve valere meno della carta straccia. I cittadini elvetici, in casa loro, non devono beneficiare di alcun privilegio! Uguali agli stranieri!

Oltretutto, se la richiesta della cittadinanza elvetica per esercitare la professione di ufficiale di stato civile comportasse una qualsivoglia discriminazione, è evidente che i balivi UE si sarebbero già messi a starnazzare. Non l’hanno fatto.

Perfino il governicchio federale, assai poco sospetto di protezionismo, si è espresso contro il postulato della Verde Marionna. “Gli ufficiali dello stato civile – si legge nella presa di posizione del CF – esercitano funzioni pubbliche nel settore della documentazione di eventi di stato civile. A questo titolo, prendono in maniera sovrana e indipendente decisioni importanti che determinano lo status giuridico della persona interessata”. Di conseguenza, il requisito della cittadinanza elvetica si giustifica eccome, ed inoltre “una tale restrizione negli impieghi dell’amministrazione pubblica è ammessa anche dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’UE”.

Nulla giustificava dunque l’ulteriore, indecoroso smantellamento di questo piccolo privilegio superstite riservato ai cittadini elvetici.

Ed invece, cosa fa la partitocrazia? Nella votazione in Consiglio nazionale, tenutasi nei giorni scorsi, ha approvato – per 110 voti contro 80 – il postulato della Marionna!

E da questi politicanti qualcuno si aspetta che difendano il Paese? Campa cavallo!

Lorenzo Quadri