Svizzera: i soldatini del Triciclo ancora inattivi davanti all’islamismo
I soldatini della partitocrazia in Consiglio nazionale sono recidivi. Di combattere in modo efficace l’estremismo islamico e di mettere fuori legge le associazioni che diffondono la radicalizzazione in Svizzera, proprio non ne vogliono sapere. E sì che questo passo in altri Paesi (vedi l’Austria) è stato compiuto.
Fatto sta che nei giorni scorsi la maggioranza del Consiglio nazionale ha respinto un’iniziativa parlamentare del deputato UDC Piero Marchesi che chiedeva di vietare nel nostro Paese il cosiddetto Consiglio centrale islamico della Svizzera (CCIS). Trattasi della squinternata organizzazione condotta dal duo Nicolas Blancho – Qaasim Illi (quest’ultimo è il vedovo di Nora Illi, ovvero la donna in burqa che accompagnava il pagliaccio algerino Rachid Nekkaz nelle sue manifestazioni contro il divieto di velo integrale deciso dal popolo).
Condanne penali
Blancho e Illi sono stati pure condannati in sede penale per propaganda a sostegno dell’Isis. La logica conseguenza dovrebbe essere – appunto – la messa fuori legge della loro organizzazione, con conseguente espulsione dei membri stranieri.
Ed invece i politicanti del Triciclo non ne vogliono sapere. Il CCIS può continuare a diffondere l’islam politico in Svizzera, che è poi l’humus su cui cresce il terrorismo islamico. I suoi membri, come i due signori sopra citati, sono liberi di andare avanti con il proprio “lavoro”; magari beneficiando nel contempo di aiuti sociali. Ed è proprio questo il caso del duo Blancho-Illi. Lorsignori, “dovendo” radicalizzare, sono infatti impossibilitati ad aumentare la percentuale lavorativa (sono attivi a tempo parziale). Sicché il contribuente svizzerotto li mantiene. Ma sa po’?
Intanto i politichetti della casta, ossessionati dal terrore di “discriminare”, lasciano fare. Se si pensa che questi soldatini nemmeno sono riusciti a mettersi d’accordo sul divieto di finanziamenti esteri alle moschee, ci si rende ben conto che ci aspettano tempi grami. Nel frattempo l’islamizzazione della Svizzera avanza a grandi passi. E quando i politicanti scenderanno dal pero (se mai ne scenderanno) sarà troppo tardi.
Lorenzo Quadri