E settima prossima si prepara la calata di braghe per RUBARE i fondi russi in Svizzera

La partitocrazia non perde un’occasione che sia una per svendere la Svizzera. Nei giorni scorsi il Consiglio nazionale ha approvato a maggioranza, seppur stretta, una delirante mozione che chiede di avviare colloqui esplorativi per l’adesione della Svizzera allo SEE. Ossignùr. Autore dell’atto parlamentare è il kompagno Erich Nussbaumer, P$, presidente del NUMES, ovvero lo squinternato Movimento Europeo Svizzera: un gruppuscolo che – come si può dedurre dal nome – promuove l’adesione alla fallita UE. E con questo si è già detto tutto sulle finalità della mozione. Come noto, l’ingresso della Svizzera nello SEE venne respinto dai cittadini nella storica votazione popolare del 6 dicembre 1992. Il fatto che la maggioranza della partitocrazia, composta da ro$$overdi e da buona parte degli uregiatti,  ancora si titilli con questa ciofeca, dimostra quanto i soldatini triciclati siano avulsi dalla realtà ed indifferenti alla volontà degli elettori. 

E intanto festeggiano

Ovviamente, aderire allo SEE sarebbe ancora peggio che sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale con la fallita UE. Nel maggio del 2021, l’accordo in questione venne affossato dal governicchio federale per un solo motivo: il CF sapeva benissimo che un simile obbrobrio si sarebbe schiantato alle urne. Ma adesso una maggioranza del Consiglio nazionale addirittura blatera di entrare nello SEE? Ricordarsene il 22 ottobre: neanche un voto a chi sostiene simili aberrazioni! 

Ed il colmo è che, solo il giorno prima della demenziale decisione, i responsabili festeggiavano ipocritamente i 175 anni della Costituzione federale. Quella stessa Costituzione che loro vorrebbero ridurre a carta straccia, assieme ai diritti popolari. Perché, aderendo allo SEE, gli ordini ce li schiaccerebbero direttamente gli eurobalivi!  Decisioni popolari, leggi e perfino articoli costituzionali non compatibili con tali Diktat verrebbero automaticamente rottamati!

Questi soldatini della partitocrazia hanno la stessa visione (?) espressa dal “medico italiano” del PLR nel comizio di Sant’Antonino: “La Svizzera la fa l’Europa”. Quindi noi, in casa nostra, non decidiamo più una fava! 

Pure la Task Force

E lo scempio non è finito. La partitocrazia, $inistrati ro$$overdi in primis, adesso pretende – tramite alcune mozioni su cui il Consiglio nazionale voterà mercoledì – che la Svizzera collabori con la task force istituita dal G7 per individuare i fondi dei cosiddetti oligarchi russi. In sostanza si pretende che la Svizzera sequestri, ossia RUBI, questi soldi. Una simile mossa sarebbe contraria alla Costituzione, oltre che letale per la nostra piazza finanziaria (e quindi per i suoi posti di lavoro). Quest’ultima perderebbe ogni credibilità: le banche di un paese neutrale che RUBANO i soldi ai clienti sulla scorta della loro nazionalità? Ma stiamo busciando? Con simili premesse, chi mai si azzarderebbe a portare qui i propri beni?

Guerra economica

Le pressioni internazionali per obbligare la Confederella ad aderire a task force del piffero, oltre a grondare ipocrisia,  sono finalizzate proprio a questo: far fuori la piazza finanziaria elvetica. Una guerra economica contro il nostro Paese, insomma. La continuazione di un film già visto ai tempi della dismissione del segreto bancario. A beneficiarne sono paradisi fiscali situati altrove. Ed in prima linea negli USA. Vedi South Dakota, Delaware, Nevada, New Hampshire,…

Cose del genere accadono perché 1) ci ritroviamo con il governicchio federale più debole della storia (a partire dal “medico italiano” del PLR: grazie, ex partitone!) e 2) la partitocrazia svendi-patria fa da quinta colonna, sostenendo gli attacchi esteri dall’interno delle nostre istituzioni. Ciò avviene con la fattiva collaborazione della stampa di regime, che pratica il lavaggio del cervello al popolazzo.

Vogliono sempre di più

Il colmo è che DUE TERZI del MONDO non hanno preso alcuna sanzione nei confronti della Russia. La Svizzera ha fatto ben più di quanto ci si sarebbe potuti legittimamente attendere da una nazione neutrale. In effetti, ha fatto troppo. E si è giocata la neutralità, la cui credibilità è ormai ridotta ai minimi termini. Ma i balivi di UE, USA e NATO pretendono sempre di più. Dopo ogni calata di braghe elvetica, invece di accontentarsi, rilanciano. E questi sarebbero amici ed alleati? Ma che vadano a scopare il mare! 

Evidentemente il Mattino pubblicherà l’elenco dei politicanti ticinesi che approveranno mozioni per l’adesione a Task Force del cavolo. Così che i cittadini sappiano chi non votare il 22 ottobre.

Lorenzo Quadri