Altro che sottoscrivere nuovi trattati-ciofeca che ci riempirebbero di finti rifugiati!
E ti pareva ! La settimana scorsa su queste colonne lo avevamo evocato, e puntualmente la previsione del Mago Otelma si è avverata. Mercoledì, prima dei soliti sproloqui del ministro dei flop kompagno Alain Berset (P$$) – che pretende di far durare illockdown chissà fino a quando, e intanto il Paese va in malora, la gente piomba in depressione, i vaccini non arrivano ma le frontiere restano SPALANCATE – i camerieri dell’UE in Consiglio federale sono riusciti a prodursi nell’ennesima “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi).
Il governicchio federale ha infatti adottato il messaggio per l’adesione della Svizzera al demenziale Patto ONU sulla migrazione. Questo Patto-ciofeca mira a trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano, a cui lo Stato di destinazione degli asilanti ben difficilmente si potrà opporre, e prevede inoltre l’introduzione della figura dei rifugiati climatici (ossia quelli che scappano (?) dalle conseguenze (?) del riscaldamento terrestre). Si ricorderà che nei mesi scorsi la partitocrazia in Consiglio nazionale ha bocciato un emendamento che chiedeva di escludere esplicitamente i sedicenti rifugiati climatici dalla categoria di quanti hanno diritto all’asilo.
Libera circolazione mondiale
In sostanza, il Patto ONU vuole introdurre la devastante libera circolazione delle persone a livello mondiale. Ed i camerieri di Bruxelles in Consiglio federale, a partire dal ministro degli esteri PLR (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis, smaniano per firmarlo!
Da notare che sull’adesione o meno all’ennesimo accordo internazionale capestro si esprimerà il parlamento, mentre il popolo non potrà fare cip, non essendo data la possibilità di referendum.
Attendiamo quindi al varco il solito triciclo PLR-PPD-P$$ più i Verdi-anguria (Verdi fuori, ro$$i dentro). Ma è chiaro che da simili partiti e politicanti ci possiamo solo attendere il peggio. L’esperienza insegna. Ma avanti, continuate a votare per i soldatini della casta…
Obiettivo: zero asilanti!
A seguito della gravissima crisi economica ed occupazionale provocata dallo stramaledetto virus cinese e dai lockdown decretati “ad minchiam” dal governicchio federale succube della $inistra chiusurista e del suo ministro dei flop Berset, la Svizzera dovrà imperativamente destinare le risorse pubbliche alla copertura dei bisogni di aziende e cittadini svizzeri (“prima i nostri”).
Di conseguenza, nel settore dell’asilo, che genera ogni anno costi miliardari – sui quali ovviamente, ma tu guarda i casi della vita, vige la più totale opacità – occorrerà risparmiare in modo drastico. Tagliare con la motosega! Ciò implica che il nostro Paese dovrà rendersi meno attrattivo per i migranti economici. Dovrà sposare l’obiettivo “zero asilanti” di recente espresso dalla premier socialdemocratica (!) danese Mette Frederiksen.
Assalto alla diligenza
Il Consiglio federale dimostra invece per l’ennesima volta di voler fare l’esatto contrario. La scellerata adesione al Patto ONU sulla migrazione (che dovrebbe semmai chiamarsi: patto ONU per la migrazione) spalancherebbe le porte a nuovi ed incontrollati flussi di finti rifugiati. L’ennesimo assalto alla diligenza elvetica, con tutte le deleterie conseguenze del caso: sia a livello economico (forte aumento della spesa per l’asilo) che di coesione sociale.
Ohibò, qui qualcuno è proprio caduto dal seggiolone da piccolo! E’ evidente che per i finti rifugiati con lo smartphone NON ci sono più soldi! Il governicchio federale riduce i cittadini svizzeri in miseria a suon di serrate, però poi pretende di sperperare sempre più soldi – miliardi! – per i finti rifugiati? Ma col fischio!
Presa per il lato B
Inoltre, l’argomentazione dei camerieri di Bruxelles secondo cui il Patto ONU sulla migrazione sarebbe giuridicamente non vincolante (“soft law”) è la consueta presa per il lato B: non è mai accaduto che la Svizzera sottoscrivesse un accordo per poi non attenervisi pedissequamente, ed anche contro i propri interessi.
E, d’altra parte, l’esperienza insegna che questi accordi internazionali all’inizio non vincolanti col tempo diventano vincolanti a tutti gli effetti (tattica del salame)!
Sicché, altro che aderire al Patto ONU sulla migrazione! Altro che accogliere e mantenere sempre più migranti economici con i soldi dei contribuenti! La Svizzera deve uscire dal BidONU!
#swissexit
#votalegaoiltriciclotifrega
Lorenzo Quadri