In Svizzera, sul demenziale trattato, per ora tutto tace. Ma presto arriverà la legnata
La cosa non è certo passata inosservata. Da mesi, il Patto ONU sulla migrazione (il famigerato “Global Compact”) è sparito dai radar della politica federale. Il perché ciò sia accaduto è evidente. E’ lo stesso motivo per cui i camerieri dell’UE in Consiglio federale menano il can per l’aia sullo sconcio accordo quadro istituzionale malgrado loro, come pure la partitocrazia PLR-PPD-P$$, da tempo stiano smaniando per sottoscriverlo.
Il motivo si chiama “elezioni federali dietro l’angolo”. Non è certo questo il momento di sbattere in faccia ai cittadini le proprie brame europeiste… altrimenti i votanti potrebbero vendicarsi nel segreto dell’urna.
Libera circolazione mondiale
Il demenziale Patto ONU sulla migrazione mira ad introdurre la libera circolazione a livello mondiale. A trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano. Il documento è stato sottoscritto da 165 Stati nel dicembre dello scorso anno. Tra i firmatari non figura la Svizzera. Non figura per ora. Se anche in futuro sarà ancora così, lo vedremo…
La censura
Il fatto che l’aberrante documento per il momento (ma solo per il momento) non sia un tema dalle nostre parti, non significa che sul fronte del Global Compact non stia accadendo nulla.
Come sappiamo, tra le scandalose boiate contenute nel Patto ONU c’è anche la censura. I paesi che firmano il documento si impegnano a far sì che al loro interno si possa riferire solo in modo positivo sulla migrazione e sugli immigrati.La volontà, evidentemente, è quella di abolire la libertà di stampa e d’opinione. L’unica posizione ammessa in campo migratorio sarà quella favorevole. Ossia quella dell’establishment spalancatore di frontiere. Ebbene, il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres vuole andare ancora oltre. In un discorso tenuto in gennaio, ha annunciato la creazione di una task force contro “discorsi d’odio, xenofobia ed intolleranza”. Secondo gli spalancatori di frontiere, ogni presa di posizione contraria all’immigrazione incontrollata ed all’accoglienza indiscriminata di migranti economici ricade nelle tre categorie appena citate.
L’ONU quindi sta mettendo a punto un vero e proprio piano di CENSURA e di criminalizzazione. Ma naturalmente i pennivendoli di regime, quelli che si sciacquano la bocca con la libertà di stampa, non hanno nulla da dire al proposito. Perché costoro sostengono la libertà di parola solo per chi la pensa come loro.
Altro che “non vincolante”!
Non è finita. Pensando di far fessa la gente, la casta si è riempita la bocca con la storiella secondo cui il patto ONU sarebbe “non vincolante”. A parte che è del tutto irrealistico immaginare che la Confederella sottoscriva un impegno con l’intenzione di NON rispettarlo, anche qui le cose stanno in modo diverso. E’ infatti misteriosamente spuntato (?) un documento segreto (?) del servizio giuridico della Commissione europea che ha l’obiettivo di formulare le basi legali affinché il Patto ONU sulla migrazione diventi vincolante per gli Stati membri. Compresi quelli che non l’hanno sottoscritto!
Ed è ormai chiaro che quel che è vincolante per i paesi membri UE lo diventa a breve anche per la Svizzera, grazie al calabraghismo compulsivo dei camerieri di Bruxelles in Consiglio federale.
Siamo al dunque
Nella prossima legislatura a Berna si deciderà il futuro del nostro Paese. In altre parole, si deciderà se continuerà ad essere uno Stato sovrano ed indipendente, oppure se diventerà una colonia della fallita UE. A suon di accordi quadro, di ripresa AUTOMATICA del diritto comunitario (altro che “dinamica”: AUTOMATICA), di giudici stranieri… e anche di patti ONU sulla migrazione.
Il Ticino, i ticinesi, ad ogni votazione, hanno sempre detto Njet alla svendita della nazione. E allora a Berna – sia in Consiglio nazionale che agli Stati – bisogna mandare deputati che rappresentino la volontà dei ticinesi. Non i soliti soldatini della partitocrazia spalancatrice di frontiere. L’attitudine di troppi a votare in un modo e ad eleggere in un altro non può continuare. Finora era “solo” tafazziana. Adesso, con la posta oggi in gioco, è diventata suicida!
Lorenzo Quadri