Consiglio degli Stati: c’è ancora qualche ora di tempo per votare l’esponente di Lega/Udc, Battista Ghiggia
Mancano solo poche ore alla chiusura delle urne. Per chi non l’avesse ancora fatto, c’è un’ultima occasione per votare Battista Ghiggia (crocetta nell’apposita casella di fianco al nome: niente cancellature o raddoppi, altrimenti la scheda è nulla).
L’attuale composizione del Consiglio degli Stati, come abbiamo avuto modo di ripetere in più occasioni nelle scorse settimane, non rispecchia la volontà della maggioranza ticinese su temi fondamentali come i rapporti con la fallita UE, l’immigrazione, l’espulsione dei delinquenti stranieri, il contingentamento dei frontalieri, e via elencando. Si tratta di questioni della massima importanza. Non certo di pippe mentali. Con evidenti conseguenze pratiche. Vedi l’omicidio di via Odescalchi a Chiasso, commesso da pregiudicati stranieri che, se la volontà del popolo fosse stata eseguita, sarebbero già stati espulsi dalla Svizzera da un pezzo. Invece le votazioni popolari non vengono applicate. Non sia mai che i padroni di Bruxelles se la prendano a male! Sicché a Berna si fa melina, i delinquenti stranieri ce li teniamo sul territorio e poi, ma chi l’avrebbe mai detto, ci scappa il morto.

Invasione da sud
Sul mercato del lavoro ticinese devastato dall’invasione da sud non c’è bisogno di aggiungere molto altro. Anche se c’è chi, corresponsabile del danno (PLR) poi commissiona studi farlocchi ai suoi addentellati dell’IRE per farsi dire che “l’ è tüt posct”. All’IRE, tanto per essere sicuri che l’esito dello studio fosse quello voluto, l’hanno pure fatto realizzare ad un frontaliere (ma come: in tanti anni l’IRE non è stata in grado di formare un ricercatore ticinese? Oppure la prima a praticare la sostituzione è proprio l’IRE, che poi fa le indagini pilotate per negare l’evidenza?).
E chi scende in campo, lancia in resta, a difendere l’indifendibile? Ma naturalmente chi ha pilotato lo studio: ossia il PLR. L’esito è stato addirittura grottesco: vedi l’imprenditrice dell’ex partitone che si vanta pubblicamente, dalle colonne del bollettino di partito, che nell’azienda da lei diretta il 90% dei dipendenti sono frontalieri.
Ma anche altri alti esponenti liblab sono giunti a soccorso dello studio IRE. Perché è scientificamente valido? No di certo: ed infatti la SUPSI l’ha demolito proprio dal punto di vista metodologico. La levata di scudi liblab è giustificata semplicemente dal fatto che lo studio diceva quello che il PLR voleva sentirsi dire. Questo è importante sottolinearlo. Perché gli elettori di questo sempre meno ridente Cantone devono essere in chiaro sulle posizioni che vanno a sostenere a Berna, se eletti, gli esponenti dei partiti $torici.
Non sta quindi né in cielo né in terra che, alla Camera dei Cantoni, su due rappresentanti del Ticino non ce ne sia uno che sostenga la posizione della maggioranza dei ticinesi su temi fondamentali come quelli indicati sopra.

Il bidone Via Sicura
C’è però anche un altro motivo per votare Ghiggia, ed è la sua posizione contraria all’immondo programma Via Sicura: una ciofeca giuridica a seguito della quale un eccesso di velocità senza alcuna conseguenza pratica viene punito più duramente di una rapina.
Il bidone Via Sicura è il coronamento della persecuzione e della criminalizzazione dell’automobilista.
E’ il colmo: nei confronti dei delinquenti trionfa il buonismo ed il garantismo, quelli stranieri nemmeno vengono espulsi e mandati a scontare la pena nelle patrie galere, sicché se la ridono a bocca larga di quanto sono fessi gli svizzerotti… Per quel che riguarda il settore dell’asilo, poi, l’illegalità è la regola: regola propagandata a suon di ricatti morali da parte degli stessi che però, quando si tratta di automobilisti, esigono il massimo rigore. Perché, come sempre, vige il sistema dei due pesi e delle due misure.
A dimostrazione di come Via Sicura sia un grottesco fallimento su tutta la linea, il fatto che, in base alla sue disposizioni, un poliziotto che insegue in macchina un malvivente, infrangendo i limiti di velocità, va in prigione.

Vale già il voto
Via Sicura è dunque un esempio concreto di quello che succede quando gli isterismi politikamente korretti si trasformano in legge. Via Sicura sta rovinando la vita di automobilisti che non hanno nulla da spartire con i pirati della strada: pirata della strada è infatti chi, dopo aver provocato un incidente, si dilegua senza prestare soccorso. La sta rovinando nel senso letterale del termine: mesi di revoca della patente possono significare la perdita dell’impiego. Il che, con il mercato del lavoro invaso da frontalieri e padroncini – grazie a chi ha spalancato le frontiere: e, ma tu guarda i casi della vita, si tratta sempre dei supporter di Via Sicura – può facilmente portare all’assistenza.
La volontà del candidato di Lega-Udc Battista Ghiggia di combattere l’aberrante criminalizzazione degli automobilisti vale già da sola la crocetta sulla scheda di voto.
Lorenzo Quadri