Lo Stato-guardone controllerà se facciamo la doccia in due e scaldiamo oltre i 19 gradi?
Il circo equestre della politichetta federale prosegue. “Grazie” alla fallimentare strategia energetica 2050 voluta dalla partitocrazia, e “grazie” agli effetti boomerang delle sanzioni contro la Russia – anch’esse volute dalla partitocrazia –, quest’ inverno potremmo ritrovarci al buio ed al freddo.
Da notare che già il nome “strategia” energetica 2050 è una truffa. In effetti, la “strategia” proprio non c’è. Ci sono solo 1) la deleteria decisione di abbandonare il nucleare senza avere uno straccio di alternativa e 2) gli stolti slogan climatisti sposati anche dal cosiddetto “centro”: del calibro “zero emissioni di gas serra da qui al 2050”. Se anche questo obiettivo venisse raggiunto, sul riscaldamento climatico globale avrebbe effetto (appunto) zero.
Cittadini in piazza
Forse è il caso di ricordare che la politichetta climatista della casta con i piedi al caldo, imposta a suon di terrorismo ecologista, avrà costi enormi per i cittadini, già messi nella palta dal caro vita. Se i fankazzisti climatici scendono in piazza contro la CO2, presto i cittadini scenderanno in piazza contro i sacrifici insostenibili imposti (oltretutto in tempo di crisi) in nome dell’ossessione per le zero emissioni. Ricordate i gilet jaunes che misero a soqquadro la Francia con le loro proteste contro i balzelli sul carburante voluti da Macron? Ecco.
Ingiustizia sociale
Ed è bene anche sfatare una volta per tutte l’ennesima fregnaccia dei ro$$overdi, quella più plateale. Ovvero la storiella della giustizia (?) ambientale che andrebbe di pari passo con la giustizia (?) sociale.
Questi kompagnuzzi credono davvero che la gente sia scema.
Il loro fanatismo ambientalista, di “socialmente giusto” non ha davvero nulla. I $inistrati vanno a colpire proprio i ceti meno abbienti: le loro politichette vogliono rendere l’automobile (quindi la mobilità individuale) un lusso per ricchi, la carne un lusso per ricchi, l’aereo un lusso per ricchi, il riscaldamento un lusso per ricchi, l’elettricità un lusso per ricchi, e avanti di questo passo. Più antisociali di così!
Sondaggi farlocchi
Nelle scorse settimane ci siamo dovuti sorbire una sequela di consigli più o meno scalcagnati sul risparmio di energia. Il più cretino di tutti è quello della kompagna Simonetta “Penuria” Sommaruga, che esorta a fare la doccia in due. Questa boiata ha ridicolizzato la Svizzera a livello internazionale. Ma c’è di peggio. Come da copione, infatti, si sta preparando il terreno per trasformare questi consigli in obblighi. Che verranno poi muniti di sanzioni per i trasgressori. La trafila è sempre la stessa. Il primo passo è noto: il sondaggio farlocco secondo cui una maggioranza (o comunque una fetta importante) di cittadini sarebbe d’accordo di rendere obbligatorie le misure di risparmio energetico, anche prima di una reale “penuria”. Sondaggio nel caso concreto realizzato da media di $inistra (gruppo 20 Minuti e Tamedia). Ma tu guarda i casi della vita!
Dobbiamo quindi attenderci che un domani lo Stato guardone, gonfiato come una rana, verrà a misurare le temperature nelle case dei cittadini e spierà se questi fanno la doccia in due o da soli? Sarebbe il sogno della $inistra: la società della caccia alle e streghe, degli obblighi e dei divieti! Tutto questo grazie alle fallimentari politiche ro$$overdi. I $inistrati prima provocano le “penurie”, e poi invocano lo Stato di polizia per imporre, con la scusa dell’emergenza, i comportamenti che la loro ideologia considera virtuosi.
Ricatto sui ghiacciai
Eppure il cosiddetto “centro” PLR-PPD non ha imparato la lezione. Ed infatti nell’ultima sessione del Consiglio nazionale è riuscito ad approvare il controprogetto alla cosiddetta “iniziativa dei ghiacciai”. Il controprogetto sfrutta i ghiacciai quale ricatto morale per costringere i cittadini a spendere miliardi in nome del “clima”. E a rendersi dipendenti da pannelli solari fabbricati in Cina, come noto un Paese campione di democrazia e di rispetto dei diritti umani.
Si vorrebbe far credere al popolazzo che correndo dietro ai climatisti e spendendo miliardi i nostri ghiacciai smetteranno di squagliarsi. Balle di fra’ Luca. Purtroppo i ghiacciai sono destinati a sciogliersi in ogni caso.
A sostenere senza vergogna che dobbiamo spendere cifre folli per tappezzare la Svizzera di pannelli solari “made in China” sono dei deputati che rappresentano la lobby del solare. Mai sentito parlare di conflitti d’interesse? Qui siamo al livello dei parlamentari che sono contemporaneamente lobbisti dei cassamalatari e poi votano contro la restituzione delle riserve in esubero. Curiosamente, però, questa volta i kompagni non hanno nulla da dire.
Lorenzo Quadri