Energia: domenica votiamo NO ad una legge costosissima, ideologica ed autolesionista
C’è ancora una settimana di tempo per votare NO alla Legge divoratrice di elettricità (LOCli).
Questa legge costerà uno sproposito e metterà a rischio l’approvvigionamento energetico del Paese. Gli effetti sul “clima” saranno, per contro, inesistenti. Anche se approvata, la LOClinon eviterà un singolo giorno di canicola e non salverà un metroquadro di ghiacciai. Il Prof. Franco Battaglia, docente in Chimica Fisica al Max Planck Institut di Göttingen ed alla Columbia University, in un intervento pubblicato sul CdT di venerdì nella pagina “Spazio libero SA”, definisce la legge in votazione “una bella zappata sui piedi”.
Alcuni motivi per votare NO la prossima domenica:
1) Per raggiungere l’obiettivo della legge, ovvero zero emissioni di CO2 entro il 2050, bisognerà abolire la benzina, l’olio combustibile, il gas. Vettori che forniscono il 60% dell’energia che consumiamo attualmente. Mobilità e riscaldamento andranno elettrificati. Ma è chiaro che non disporremo dell’elettricità necessaria. A maggior ragione avendo la Svizzera deciso l’abbandono del nucleare, che fornisce circa il 30% della corrente che impieghiamo oggi (e senza generare anidride carbonica).
2) La Svizzera produce meno dell’uno per MILLE della CO2 globale. La LOCli ci imporrà dunque costi e sacrifici pesantissimi per un impatto pari a ZERO. La Cina genera in mezza giornata la CO2 che la Confederella emette in un anno; e non si sogna di cambiare corso. Siamo seri: l’obiettivo “zero emissioni entro il 2050” non lo raggiungerà nessun paese!
3) Sostituire benzina, olio combustibile, gas ed energia nucleare con elettricità proveniente da fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico, idroelettrico) è impossibile. Il risultato saranno penurie e quindi razionamenti. L’approvvigionamento energetico è inscindibile dal benessere. La LOCli è dunque un attentato al nostro benessere.
4) La penuria energetica porterà ad instaurare un’ “economia di guerra”, caratterizzata da pesanti interventi statali. Ed infatti la $inistra sfrutta il “clima” per realizzare il suo vecchio sogno: il superamento del capitalismo.
5) Il fotovoltaico produce attualmente appena il 4% dell’elettricità che consumiamo, malgrado i grandiinvestimenti. Inoltre è meteodipendente, e di notte non produce. I pannelli solari – come pure le componenti per i motori elettrici – vengono fabbricati in massima parte in Cina(tra l’altro con energia “sporca”). Il fotovoltaico ci rende dunque dipendenti dalla Cina. Bel passo avanti geopolitico, non c’è che dire!
6) I primi a non voler sviluppare i parchi solari sono proprio i fautori della LOCli. In Vallese i Verdi hanno referendato la legge cantonale che ne agevola la costruzione. Il parco Grengiols Solar verrà ridotto ad un sesto del previsto.
7) La Legge comporterà giocoforza (anche se non viene detto esplicitamente) una pletora di tasse, balzelli, obblighi e divieti, mirati a rieducare i cittadini secondo i principi dei climatisti. Votando la LOCli si spalancano le porte a divieti per automobili a benzina e riscaldamenti a nafta e a gas, a proibizioni di volare in aereo, al razionamento del consumo di carne (l’obiettivo è di ridurlo del 70%, con tutte le conseguenze del caso sul nostro settore agroalimentare), ad obblighi di risanamenti degli immobili, eccetera.
8) La Legge avrà costi esorbitanti per i cittadini e per l’economia. Si calcolano 387 miliardi di franchi da qui al 2050. Per le economie domestiche saranno migliaia di franchi di uscite in più all’anno. Praticamente, un secondo premio di cassa malati! Un vero attentato al reddito dei cittadini. Del resto l’attuale impennata della bolletta elettrica non dipende solo dalla guerra in Ucraina, ma anche dalla svolta ideologica “green”.
9) I proprietari di uno stabile verranno obbligati a procedere a costosissimi risanamenti energetici ed alla rottamazione di impianti di riscaldamento che funzionano ancora benissimo (alla faccia dell’economia circolare). Chi – sussidi o non sussidi – non si potrà permettere investimenti di tale portata dovrà vendere casa. In Germania è in corso un accesodibattito sul tema. Gli affitti saliranno di conseguenza.
10) I “sussidi” con cui i promotori si riempiono la bocca non crescono sugli alberi. Verranno prelevati dalle tasche dei cittadini tramite aggravi fiscali. A beneficiarne, ma guarda un po’, ci sono anche tanti politicanti del parlatoio federale, esponenti della lobby del solare, che sono a Berna a votarsi le leggi pro-saccoccia.
11) L’elettrificazione spinta renderà necessaria l’estensione della rete elettrica. Serviranno 84 miliardi di investimenti nelle infrastrutture. Ciò comporterà un aumento massiccio delle tariffe, ma anche dell’elettrosmog.
12) Il costo energetico gonfiato metterà a rischio la piazza economica svizzera. Le aziende ad alto consumo delocalizzeranno. Si perderanno posti di lavoro e le paghe si abbasseranno.
13) Anche la mobilità diventerà un lusso per ricchi. La corrente per far funzionare le auto elettriche non ci sarà: la ricarica sarà possibile solo in certi momenti. Chi vive nelle regioni periferiche sarà penalizzato pesantemente.
14) L’immigrazione incontrollata voluta dalla partitocrazia (climatisti ro$$overdi in primis) fa aumentare il fabbisogno energetico aggravando la penuria!
15) La Svizzera negli ultimi due decenni ha ridotto in modo importante sia le emissioni di CO2 che il consumo energetico pro-capite. Siamo già sulla strada giusta; sicché non abbiamo bisogno di una legge talebana ed autolesionista come LOCli!
Lorenzo Quadri