Incredibile ma vero, il TF ha confermato l’espulsione di un 29enne spacciatore straniero. Ma come, i giovani stranieri che delinquono non erano un’invenzione della Lega populista e razzista?

Il bravo giovane italiano nel 2008 ha ottenuto un permesso di dimora, prima era frontaliere, con scadenza 2013. Però nel 2012 è stato incarcerato poi condannato a 15 mesi sospesi con la condizionale per spaccio di varie sostanze stupefacenti. Ovviamente il permesso B gli era stato ritirato ma lui, il bravo giovane, nemmeno ha avuto il buonsenso di accettare una decisione a dir poco scontata. Ma quando mai, qui ci sono stranieri che delinquono ma che pretendono addirittura di non venire espulsi: tanto gli svizzerotti sono fessi e non si accorgono di niente! E, pur di non rischiare di venire etichettati come “populisti e razzisti”, si “aprono” alla delinquenza d’importazione.

Lo spacciatore dimorante, malgrado il suo torto marcio fosse evidente, ha impugnato la decisione di ritiro del permesso di dimora fino al Tribunale federale. Ha perso anche lì. Sappiamo che questi ricorsi costano parecchio. Chi ha pagato il conto? Non sarà mica stato, ancora una volta, il contribuente?

Difficoltà di adattamento?

Il TF ha respinto il ricorso dello spacciatore straniero contro il ritiro del suo permesso B. Ma naturalmente l’alta corte non poteva esimersi da produrre considerazioni la cui unica spiegazione logica è quella del colpo di calore dovuto alla canicola. “Dal punto di vista personale – si legge infatti nella sentenza – occorre d’altra parte rilevare che il ricorrente non è ancora trentenne, è celibe, non risulta avere figli e conosce molto bene l’Italia, siccome vi ha vissuto fino al suo arrivo nel nostro Paese. Pur tenendo conto delle difficoltà di adattamento che lo stesso potrà comportare, un suo rientro in Patria è quindi tutt’altro che improponibile.”
Come, come? Difficoltà di adattamento? Questo è nato e fino a pochi anni fa viveva appena al di là del confine, e pretende di avere difficoltà di adattamento a tornare a casa sua? Ma anche se ne avesse: chissenefrega! Si fosse comportato bene in Ticino non avrebbe avuto di questi problemi.

Permesso G?

Da manuale tuttavia la conclusione dei giudici federali: allo spacciatore straniero viene sì ritirato il permesso B, ma potrà chiedere un permesso G. Poiché la tolla di certuni personaggi non conosce remore, non dubitiamo del fatto che la richiesta verrà effettivamente presentata. Vuoi che il “bravo giovine” non trovi un datore di lavoro compiacente, magari suo connazionale, disposto ad assumerlo, magari per finta? Dovesse arrivare la richiesta di permesso G, comunque, non ci sarà neppure bisogno dell’estratto del casellario giudiziale italiano per respingerla per direttissima. La conseguenza saranno altri ricorsi? Forse. Ma almeno il conto, si spera, non andrà a finire sul groppone del contribuente ticinese!

I conti non tornano

Ancora una volta i conti non tornano. Per sbattere fuori dalla Svizzera uno spacciatore italiano – che viene rimandato oltreconfine, mica paracadutato in Siria! – titolare di un semplice permesso di dimora, bisogna andare fino al Tribunale federale. Non solo. Dalla decisione cantonale del ritiro del permesso B fino alla sentenza del Tribunale federale sono passati due anni. Perché nel frattempo lo spacciatore straniero non è stato buttato fuori subito dalla Svizzera? Nella denegata ipotesi che avesse vinto il ricorso, sarebbe poi potuto rientrare. Invece questo non è successo. Come ha vissuto il ricorrente in questi due anni? Forse d’assistenza, finanziata ancora dai contribuenti ticinesi, quelli che magari gli hanno pure pagato gli avvocati?

Volontà popolare aggirata

Il popolo svizzero ha votato l’espulsione degli stranieri che delinquono. Ma i legulei dei tribunali fanno di tutto e di più per aggirare la volontà popolare. Domandina facile-facile: conta di più il diritto dei cittadini svizzeri onesti a non tenersi “in casa” delinquenti stranieri o conta di più l’aspirazione dei delinquenti stranieri a rimanere da noi a commettere reati, magari pure mantenuti dall’assistenza, perché tanto gli svizzerotti sono fessi eccetera eccetera?

Lorenzo Quadri