Spassosa presa di posizione del ministro $ocialista Berset sull’iniziativa “AVS Plus”
Intanto i kompagnuzzi racimolano una nuova figura marròn: hanno spalato palta sulla Tredicesima AVS dell’odiata Lega con la fregnaccia degli “aiuti ad innaffiatoio” e poi propongono di aumentare l’AVS anche ai multimilionari
Il prossimo 25 settembre si voterà sull’iniziativa denominata AVS Plus, la quale chiede di aumentare del 10% le rendite del Primo pilastro. Se l’iniziativa venisse approvata, i nostri anziani si troverebbero nel borsello ogni mese qualche benvenuta “centella” in più.
Chi ha lanciato l’iniziativa AVS Plus? Si tratta dei $indakati di $inistra e del P$$. E qui i conti cominciano a non tornare. Ricordiamo infatti che la Lega dei Ticinesi per due decenni ha combattuto una battaglia che dovrebbe essere nota a tutti: quella per la Tredicesima AVS.
La Tredicesima AVS
Cos’era la Tredicesima AVS? Si trattava di un contributo annuale per spese straordinarie, una sorta di tredicesima appunto, ai nostri anziani di condizione economica modesta. Nel concreto: 1200 Fr per i singoli e 1700 per le coppie. Per ottenerlo occorreva adempiere ai requisiti seguenti:
- cittadini svizzeri o residenti in Svizzera da almeno 12 anni;
- Reddito e sostanza mobiliare inferiori o equivalenti a quelli riconosciuti dalla Prestazione complementare;
- Sostanza immobiliare inferiore ai 150mila Fr.
La “Tredicesima AVS” non sarebbe stata imponibile fiscalmente.
Lugano
La Lega avanzò la sua proposta in varie sedi. A Lugano il Municipio nel 2008 licenziò all’unanimità (!) il Messaggio municipale che proponeva l’introduzione della Tredicesima AVS. In Consiglio comunale però l’ammucchiata antileghista lo respinse, adducendo pretesti che spaziavano tra il grottesco e l’inconsistente. Anche quello che mena il gesso capì qual era il vero motivo del njet: non permettere all’odiata Lega di vincere una delle sue battaglie “storiche”. Perché, evidentemente, una vittoria ne avrebbe aumentato i consensi. Meschina partitocrazia, dunque, fatta sulla pelle degli anziani in difficoltà. Meschina, ma anche fallimentare. Infatti la Lega è comunque diventata il primo partito a Lugano. Quindi l’ammucchiata antileghista ha fallito i propri scopi elettorali. In più ha danneggiato gli anziani luganesi di condizione economica modesta. Complimenti! Un risultato di cui andare fieri!
Cantone
A livello cantonale, dopo il njet da parte del Consiglio comunale di Lugano, venne lanciata un’iniziativa popolare dai contenuti analoghi: quelli indicati sopra. Che però in votazione popolare (che si tenne il 23 settembre 2012) non la spuntò. Anche questa volta, la partitocrazia e la stampa di regime fecero quadrato per affossare l’iniziativa; sempre per non darla vinta all’odiata Lega. Al proposito vale quanto detto in precedenza per Lugano. Intanto i “noss vecc” sono stati fregati: possono dunque ringraziare sentitamente i partiti storici.
La crociata ro$$a
Ora, chi scese in campo a guidare la crociata antileghista contro la Tredicesima AVS? In prima linea proprio i kompagni. A partire dall’allora capogruppo in Consiglio comunale di Lugano Martino Rossi, superfunzionario del DSS: quello che, in un raccapricciante scambio di favori con l’ex partitone, il P$ luganese vorrebbe ora infilare nell’ente LAC – senza che abbia uno straccio di competenza spendibile per occupare tale cadrega – in tandem con l’ex vicesindaca Masoni. Assieme a Rossi, a spalare palta sulla 13a AVS c’era pure l’ex Consigliere di Stato P$ Pietro Martinelli.
Uno degli argomenti usati ed abusati dai contrari era la presunta iniquità della proposta leghista. A dire della partitocrazia, essa avrebbe avvantaggiato chi non ne aveva bisogno (?). Balle di fra’ Luca! Per mettere in cattiva luce la Tredicesima AVS, i kompagni si riempivano la bocca, naturalmente in termini spregiativi, ripetendo con il massimo godimento la storiella – molto politikamente korretta – dei “riprovevoli aiuti ad innaffiatoio”. Si trattava di panzane, ovviamente. Ma, come recita il vecchio detto, “in temp da guera, püsée ball che tera”.
Ebbene, qual è adesso la proposta della $inistra, così attenta – ma solo quando si tratta di bocciare le idee altrui – agli aiuti sociali mirati e non ad innaffiatoio? Aumentare del 10% l’AVS a tutti. Compresi i multimilionari! Uella, e questi non sono aiuti ad innaffiatoio, nevvero? Ma quando mai!
Che la $inistra sia salita sulle barricate contro la Tredicesima AVS per poi proporre (a livello federale) l’ “AVS Plus” è l’ennesima palteale dimostrazione di ipocrisia ro$$a. Avanti così, che la felice prospettiva della cabina telefonica come sala per le assemblee plenarie del P$ si fa sempre più vicina.
Ma per l’asilo…
Ma l’inno alla coerenza dei kompagnuzzi non è finito. Il primo a dire njet alla proposta del P$$ è nientepopodimenoché il consigliere federale P$$ Alain Berset. Il motivo? L’ “AVS Plus” “costerebbe troppo”.
Ohibò, questa è proprio forte. La scriteriata politica d’asilo delle frontiere spalancate ai finti rifugiati, che tanto piace alla kompagna di partito di Berset – ossia la Simonetta “dobbiamo aiutare l’Italia” Sommaruga – già adesso ha i costi completamente fuori controllo. Quindi non: “costerebbe troppo” (condizionale). Costa troppo. Indicativo presente.
Ed infatti, ma tu guarda i casi della vita, per il Preventivo 2017 della Confederella già si annuncia una bella uscita extra di quasi un miliardo di franchetti (sic!!) solo per i finti rifugiati. Ma stranamente questa volta nessun $inistrorso politikamente korretto stilla perché la spesa è eccessiva. Ricordiamo che già ora si stima che, tra asilo e aiuti allo sviluppo (quelli che dovrebbero impedire le emigrazioni di massa dai paesi beneficiari, ed invece…) sommando le spese della Confederazione e quelle a carico di Cantoni e Comuni, si arriva alla stellare cifra di 7 miliardi. Come mai nessun moralista a senso unico affossatore della Tredicesima AVS protesta che è troppo? Per i finti rifugiati non si bada a spese, mentre per gli anziani svizzeri…?
Lorenzo Quadri