La PostCom, con presidenta P$$, dà il proprio via libera all’indecoroso smantellamento

Come noto, la PostCom (Commissione che decide sui ricorsi contro la chiusura degli uffici postali) ha stabilito che l’ex Gigante Giallo può dismettere tranquillamente l’ufficio postale di Besso, quartiere con oltre 5100 abitanti. Malgrado l’utenza non manchi e malgrado la necessità di mantenere l’ufficio sia sentita dalla popolazione. L’Associazione Besso Pulita ha raccolto più di 4700 firme in poco tempo a sostegno della Posta del quartiere.

Senza dimenticare che a Besso vivono molti anziani i quali – e del resto non sono i soli – svolgono le operazioni postali allo sportello! Non tramite il telefonino, il che oltretutto comporta il rischio di farsi hackerare dati personali e coordinate di conti correnti! Risultato: senza l’ufficio postale nel quartiere, gli abitanti di Besso dovranno recarsi fino in centro per trovare un “vero” ufficio postale (non un’agenzia).

A cosa serve?

Ebbene, la PostCom, nella sua presa di posizione, si dice “impressionata” (corbezzoli!) dall’attaccamento dimostrato dal quartiere all’ufficio postale, dal numero di firme raccolte in poco tempo, eccetera eccetera. Però, dopo vari fumogeni e blabla, qual è la conclusione? Che l’ex Gigante Giallo può chiudere a piacimento la Posta di Besso!

Fornire cadreghe?

Ah beh, certo che se la PostCom serve solo a dare ragione alla Posta, vuol dire che la sua unica mansione è quella di fornire cadreghe ai soldatini di turno, naturalmente indicati dalla partitocrazia secondo la consueta logica del mercato del bestiame (io do una cadrega a te, tu dai una cadrega a me)! Praticamente l’equivalente del Consiglio del pubblico della CORSI!

A tal proposito: chi presiede la PostCom? Ebbene, trattasi della kompagna vodese Géraldine Savary, già Consigliera agli Stati per il P$$! La quale è stata nominata presidenta nel dicembre 2019. In altre parole: la piacente Géraldine non ha fatto a tempo ad uscire dalla Camera dei Cantoni che già si è trovata la nuova cadrega sotto le ciapett.

Quando si viene al dunque…

Ohibò, e poi i $inistrati hanno ancora il coraggio di montare la panna sul servizio pubblico della Posta? Quando si tratta di venire al dunque, sono i primi a sdoganare le chiusure di uffici postali come se non ci fosse un domani!

Già che ci siamo: chi è la direttrice del DATEC, ovvero il Dipartimento “ex Doris” che si occupa anche delle telecomunicazioni? Forse la kompagna Simonetta Sommaruga, ministra del “devono entrare tutti”,  altra esponente del P$$?

Ma evidentemente la priorità della Simonetta è  vessare i soliti sfigati automobilisti tramite il bidone “Via Sicura”, inventarsi “cagate pazzesche” (cit. Fantozzi) come il road pricing ed il mobility pricing, cancellare i posteggi per renderli più costosi, inventarsi – in tempo di crisi nera provocata dallo stramaledetto virus cinese! –  ecotasse ed ecobalzelli che graveranno come macigni sulle economie domestiche ed in particolare su quelle del ceto medio e basso. Altro che servizio pubblico!

Vicini alla gente?

E cosa diceva il nuovo direttore della Posta Roberto Cirillo (non patrizio di Corticiasca e nemmeno di Altdorf), ovvero colui che si è preso la cadrega della Susanna “un milione all’anno” Ruoff? Che voleva una Posta vicina alla gente? Chiudere un ufficio postale frequentato, sito in un quartiere urbano popoloso, è senz’altro una bella dimostrazione di “vicinanza alla gente”; come no!

Intanto gli uccellini bernesi cinguettano che, nei prossimi 24 mesi, in Svizzera verranno chiusi altri 170 uffici postali. Siam messi bene!

Lorenzo Quadri