Cassis, dacci un taglio! Stop regali all’estero! Altro che “progetto intergenerazionale”!
Ormai mancano le parole per commentare le cappellate che il “medico italiano” (cit. Corriere della Sera) del PLR mette a segno a getto continuo ai danni della Svizzera. Dalle calate di braghe davanti alla fallita e corrotta UE (che continua a reiterare le stesse pretese inaccettabili: in primis ripresa automatica del diritto europeo e giudici stranieri, ovvero il revival dello sconcio accordo quadro istituzionale) alla scandalosa rottamazione della neutralità per ubbidire ai balivi di Washington, di Bruxelles e della NATO.
Un’altra attività in cui il ministro degli esteri (ex) doppiopassaporto (“talvolta improvvisatore, talvolta ossequiente ripetitore”, cit. Tito Tettamanti) eccelle, è quella di regalare all’estero i miliardi dei cittadini svizzeri. E se ne vanta pure!
Giovedì si è assistito ad una nuova, allucinante escalation. A Washington il “grande statista” del fu partitone ha annunciato che la Confederella verserà all’Ucraina, da qui al 2028, 1.8 miliardi di franchi. Ormai si parla di miliardi come se fossero bruscolini!
Solo l’inizio
“E stata una decisione coraggiosa del Consiglio federale – ha sproloquiato il KrankenCassis ai microfoni della R$I – che dimostra che la Svizzera vuole andare avanti ad impegnarsi nella ricostruzione dell’Ucraina”.
Ohibò, in Ucraina continuano a cadere le bombe, nessuna delle parti belligeranti vuole la pace, ma l’Ignazio insiste a cianciare di una “ricostruzione” che appare sempre più remota. Come ai tempi della surreale conferenza di Lugano.
Ma il peggio deve ancora venire: “Con questo apporto di 1.8 miliardi – annuncia il ministro binazionale, ormai del tutto fuori controllo – si comincia a mettere il fondo (!) di un progetto che deve essere immaginato come intergenerazionale su vent’anni con più miliardi di franchi che saranno messi a disposizione dalla Svizzera”, per poi concludere con un improponibile “La Svizzera dovrà fare la propria parte per essere riconosciuta come un attore importante”.
Qui qualcuno è uscito completamente di melone.
Stiamo busciando?
Forse al “medico italiano” sfuggono alcuni dettagli. Ad esempio,che il contribuente già deve mettere sul piatto il famoso credito d’impegno di 109 miliardi per il salvataggio del Credit Suisse(malgrado il parlatoio federale l’abbia respinto). Oppure che i costi della salute esplodono. O anche che le casse dell’AVS non stanno benissimo. Alle richieste dei cittadini elvetici confrontati con inflazione, esplosione dei premi di cassa malati, eccetera, il governicchio federale risponde sistematicamente picche: “gh’è mia da danée”. Però le paccate di miliardi da regalare all’Ucraina saltano fuori come se niente fosse? Ma stiamo busciando?
E tutto questo solo perché l’ “ossequiente ripetitore” Cassis -specie dopo lo sciagurato ingresso della Svizzera nel Consiglio di sicurezza del bidONU – vuole gonfiarsi l’ego ai vertici internazionali (vaneggiando di “giocare un ruolo importante”)?
Un bel coraggio
Solo su una cosa l’italico sconsigliere federale ha ragione: da parte del CF quella di cui sopra è certamente una “decisione coraggiosa”. Infatti, ci vuole un bel coraggio per regalare all’estero i miliardi del contribuente mentre nel contempo i propri concittadini vengono lasciati nella palta, e poi pensare di poter ancora mettere fuori la faccia in patria!
Ma i colleghi del KrankenCassis nel governicchio bernese non hanno nulla da dire, specie gli esponenti Udc? E i soldatini della partitocrazia incadregati nel parlatoio federale? Citus mutus?
Stiamo già facendo troppo
Altro che blaterare che “la Svizzera deve fare la propria parte”. In questa guerra, per la quale evidentemente non porta alcuna responsabilità, la Svizzera ha già fatto, e tuttora sta facendo, assai più della propria parte! Quindi è ora di cambiare registro! Non c’è più trippa per gatti! Di inviare miliardi su miliardi all’ “amico Volodymyr” non se ne parla proprio! Oltretutto, nemmeno si sa in quali tasche va a finire questo ben di Dio, visto che in Ucraina la corruzione imperversa (altro che Paese occidentale ed eurocompatibile).
Adesso vogliamo sapere quanti soldi ha già speso la Confederella per i profughi ucraini, nonché per gli aiuti a Kiev e ad altri Paesi in relazione alla guerra in corso! La cifra deve essere aggiornata ogni sei mesi e resa pubblica! Atto parlamentare leghista a Berna in arrivo!
I cittadini svizzeri – quelli che si sentono sempre rispondere che per loro “gh’è mia da danée” – hanno diritto di sapere come viene scialacquato il denaro pubblico! Ne abbiamo piene le scuffie di politicanti non all’altezza, che credono di comprarsi il quieto vivere versando mazzette miliardarie all’estero con i soldi degli altri! Eccoli qua, i grandi statisti del PLR “partito del buongoverno”!
Lorenzo Quadri