I no vax dovranno pagare i costi delle loro manifestazioni. E i fankazzisti climatici?

Ma tu guarda queste città ro$$overdi! Berna ($indako verde) ha dichiarato che non verranno più tollerate le manifestazioni dei coronascettici. Che infatti da qualche settimana vengono disperse con idranti e proiettili di gomma. La novità recente è che d’ora in poi le spese sostenute dalle forze dell’ordine a causa di queste manifestazioni potrebbero venire riversate parzialmente su chi le organizza. La possibilità è contemplata nella nuova legge cantonale sulla polizia, che è in vigore dal giugno dello scorso anno. La norma autorizza i Comuni ad addebitare all’organizzatore ed ai manifestanti violenti costi fino a 30mila franchi per evento.

Questo articolo di legge è alquanto interessante ed andrebbe importato anche in Ticino. I costi generati dalle manifestazioni non autorizzate sono sopportati dai contribuenti. Si parla di centinaia di migliaia di franchi per volta. Che i responsabili vengano chiamati alla cassa, pare il minimo.

Geometria variabile

La pecca ovviamente risiede nel fatto che la norma viene applicata a geometria variabile. La ro$$overde Berna è infatti diventata di un rigore militaresco nei confronti delle manifestazioni non autorizzate dei no vax; però, quando si tratta dei fankazzisti climatici, il metro utilizzato è alquanto differente.

Alcuni mesi fa, durante una sessione delle Camere federali, una di queste manifestazioni di climatisti nullafacenti (in buona parte brozzoni autogestiti provenienti dalla vicina Reithalle) ha tenuto in ostaggio Palazzo federale. Per ottenere che i manifestanti venissero sloggiati, il Parlamento ha dovuto scrivere non una, ma due lettere al Municipio di Berna.

Chissà se anche agli ecoisterici verranno fatturati i costi che arrecano alla collettività? Oppure, essendo costoro di $inistra, possono permettersi tutto e di più, ed il contribuente deve pagare senza fiatare?

Extinction Rebellion

Ma è a Zurigo che i fankazzisti climatici hanno più fatto parlare di sé in questi ultimi tempi. Nella città sulla Limmat si è infatti tenuta una serie di manifestazioni abusive di Extinction Rebellion, che hanno bloccato il traffico generando il caos viario.

Certo che questi climatisti (quanti vivono a carico del contribuente? Quanti sono cittadini svizzeri?), non hanno nemmeno la più vaga idea di cosa sia una democrazia. Non avendo i numeri per far passare le loro farneticanti posizioni nelle sedi istituzionali, pensano di imporle con i ricatti e con l’illegalità, a spese degli onesti cittadini che vanno a lavorare: non fate quello che vogliamo? E noi vi paralizziamo la città.

Fossero stati di “destra”…

Di queste manifestazioni a Zurigo ce n’è stata una sfilza. Se gli organizzatori fossero stati “di destra”, la stampa di regime starebbe già starnazzando a pieni polmoni all’ “allarme fascismo” e all’ “estremismo di destra”. Ma visto che i climatisti eversivi sono dei $inistrati, l’è tüt a posct: sono del partito giusto, con le idee giuste! Il termine estremismo, sistematicamente – ed ipocritamente – associato a qualsiasi iniziativa di “destra”, non viene scomodato. Non sia mai! Men che meno giungono condanne morali di sorta. E la politichetta? Silenzio sepolcrale! Non pervenuta!

Se gli avversari della devastante libera circolazione delle persone organizzassero manifestazioni quotidiane in dogana per bloccare l’arrivo di frontalieri, non osiamo immaginare gli strilli di giornalai e soldatini della partitocrazia.

Citus mutus

Fatto sta che un conto è l’ideologia, altra cosa la realtà quotidiana. E quindi anche la ro$$overde Zurigo ha dovuto giocoforza intervenire contro le manifestazioni illegali di Extinction rebellion con ampio spiegamento di forze di polizia ed arresti sistematici. Se le stesse misure fossero state prese a Lugano, da un municipio a maggioranza relativa leghista, $inistrati e radikalume starebbero già strillando alla repressione fascista. Ma visto che Zurigo (e Berna) sono città ro$$overdi… citus mutus! Due pesi e due misure. Come sempre.

Minorenni ticinesi?

Alle manifestazioni zurighesi, a quanto si legge sui media, hanno partecipato anche minorenni ticinesi. I quali hanno poi pensato bene di andare a frignare sui portali compiacenti, lamentando il trattamento ricevuto durante l’arresto. Ah ecco. I giovanotti se ne fregano delle leggi e vogliono il gioco duro; però poi, quando vengono messi in gabbia per qualche ora, pretendono di chiamare la mamma e piagnucolano perché si trovano in cella con i maggiorenni o perché gli vengono prese le impronte digitali. C’è poi da chiedersi dove sono i genitori di questi minorenni che vanno a Zurigo a manifestare in giorni in cui dovrebbero essere a scuola o sul posto di lavoro.

Ma soprattutto: sappiamo che la Svizzera produce lo 0.1% (!) del CO2 a livello mondiale. Quindi, anche azzerando la nostra produzione di gas serra, a livello globale non cambierebbe proprio nulla. La Cina, invece, genera il 27% del CO2 mondiale; produzione che è triplicata negli ultimi trent’anni. Allora, che questi fankazzisti climatici con tanto tempo da perdere vadano a manifestare in Cina. Così magari avranno qualche motivo fondato per lamentarsi delle condizioni di detenzione.

Lorenzo Quadri