In data 6 luglio 2010 il lod. Consiglio di Stato ha risposto ad una lettera di Michele Guerra che sollevava la problematica delle difficoltà riscontrate da parte dei mezzi di soccorso nell’operare nei comuni non dotati di vie e numeri civici. La risposta indicava che a parere del lod. Consiglio di Stato non vi sarebbe alcun problema, ma che anzi i soccorsi sarebbero garantiti ovunque, anche laddove manca un piano viario.
Quanto riscontrato effettivamente alla luce di testimonianze mostra una realtà diversa. I mezzi di soccorso – ambulanze in primis – si dimostrano ostacolati nel loro operato dalla mancanza di un piano viario ancora in molti comuni. La loro procedura di localizzazione è in gran parte fondata proprio sui dati ottenuti dal numero di chi contatta il 144, cioè via e numero civico. In molti casi sono stati riscontrati ritardi, difficoltà di localizzazione e altre problematiche che potrebbero mettere in pericolo delle vite ma che potrebbero anche essere risolte facilmente.
La responsabilità e l’onere nel dotarsi di un piano viario è attribuita unicamente alla volontà dei singoli municipi, ma per altre procedure, come il passaggio di mappe comunali al formato elettronico, molte spese sono sovvenzionate dal Cantone.
Chiedo pertanto al lod. Consiglio di Stato:_
– Il CdS è al corrente di questa problematica?
– Intende il lod. Consiglio di Stato – vista la situazione – adoperarsi in maniera diretta incentivando l’introduzione di piani viari in tutti i comuni al più presto?
– Se l’invio di linee guida non sembra ad oggi essere stato sufficiente, cosa intende fare il Consiglio di Stato per risolvere da subito questo grave problema?
con la massima stima
Lorenzo Quadri