Vergogna! In tempo di crisi nera, la partitocrazia continua a rapinare i cittadini!
Come ben sappiamo, la partitocrazia PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria ovviamente inclusi, imbesuita dall’eco-isterismo “à la page”, nella sessione autunnale delle Camere federali ha votato entusiasta una pletora di scellerate ecotasse ed ecobalzelli, che graveranno sulle economie domestiche per migliaia di franchi all’anno.
Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. A causa dello stramaledetto virus cinese, disoccupazione e povertà esploderanno in Svizzera. Molti cittadini non avranno più nemmeno gli occhi per piangere. Però la partitocrazia vuole gravarli di nuovi costi. Aggravi che equivarrebbero ad UN DECENNIO di aumenti di premio di cassa malati!
E’ solo l’inizio
E’ evidente che le demenziali ecotasse peseranno in misura nettamente superiore sul ceto medio e basso che su quello alto. Come tutte le tasse causali che tanto piacciono al triciclo, del resto. A partire dai fetidi balzelli sul rüt. Al milionario cosa volete che gliene freghi di pagare di più per la benzina della Maserati o per l’olio da riscaldamento?
Ma questo, come dicono i francesi, è solo l’inizio. “Ce n’est qu’un début”. Infatti i $inistrati ro$$overdi, davanti ai quali il cosiddetto “centro” PLR-PPD è da tempo costantemente chinato a 90 gradi, hanno già detto che in futuro serviranno misure ben più incisive. Il che significa ancora più tasse, balzelli e divieti. E questo in periodo di crisi nera! E’ quindi essenziale sostenere il referendum contro le scellerate ecotasse decise dalla casta. Altro che rapinare la popolazione per correre dietro alle paturnie dei “gretini”!
Pure il Bid-ONU
Nelle scorse settimane, l’anziano kompagno portoghese Antonio Guterres, attuale segretario generale ONU dal curricolo non proprio immacolato, incurante di quello che succede nel mondo, blaterava della presunta necessità di dichiarare lo Stato di emergenza… per il virus cinese? No, per il clima!
Anche al Gigi di Viganello è chiaro che una tale emergenza farlocca porterebbe all’introduzione di ancora più divieti e salassi a danno dei cittadini.
E la Svizzera dovrebbe rimanere nell’ONU, permanenza che è ben lungi dall’essere a costo zero, per sorbirsi simili boiate? Ma fuori subito dal Bid-ONU (in cui mai saremmo dovuti entrare)! Swissexit!
Il famoso “patto”
Non dimentichiamoci che la fallimentare ed inutile organizzazione sovranazionale pretenderebbe di imporre anche a noi la firma del demenziale Patto ONU sulla migrazione (Global Compact), che intende trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano ed in più inventarsi la figura dei rifugiati climatici. Sarebbe lo stravolgimento totale, in chiave immigrazionista ça va sans dire, dell’attuale diritto dell’asilo, il cui obiettivo – teoricamente – sarebbe la protezione e non l’immigrazione.
Ma naturalmente il Consiglio federale, in particolare il ministro degli esteri PLR Ignazio KrankenCassis, smania dalla voglia di firmare anche quest’ennesima aberrazione.
Asilanti climatici
Nella sessione invernale del Consiglio nazionale la partitocrazia PLR-PPD-P$ più Verdi-anguria ha respinto, per 132 voti a 51 e un’astensione, un’iniziativa parlamentare che chiedeva per l’appunto di escludere i migranti “climatici” dal concetto di rifugiato ai sensi della legge sull’asilo.
Quindi, secondo la casta, un domani nemmeno tanto lontano gli svizzerotti dovranno farsi carico anche dei rifugiati climatici. Grazie, triciclo!
La spesa per l’asilo, già miliardaria, aumenterà ancora di più. Con quali soldi si pensa di finanziarla, visto che le casse pubbliche sono vuote a causa dello stramaledetto virus cinese?
Cifre imboscate
Già che siamo in tema. L’ammontare globale della spesa causata dai finti rifugiati resta un mistero. Infatti, con la scusa che la fattura è spalmata su vari livelli (federale, cantonale, comunale) ed all’interno di vari conti, nessuno tira le somme: “è troppo complicato”. Come no!
La partitocrazia imbosca di proposito i costi dell’asilo: perché magari la popolazione svizzera, duramente provata dalla crisi economica da stramaledetto virus cinese, potrebbe anche inkazzarsi vedendosi costretta dalla casta a mantenere frotte di finti rifugiati, ovvero giovanotti con lo smartphone che non scappano da nessuna guerra. E che oltretutto comportano un rischio concreto di estremismo islamico.
Intanto, è emerso di recente lo scandalo degli asilanti algerini. Malgrado le loro domande d’asilo vengano praticamente tutte respinte, dato che si tratta di migranti economici, costoro restano in Svizzera a beneficio dell’aiuto d’urgenza. E nel frattempo delinquono. Il loro tasso di criminalità è infatti alle stelle. Ma il paese d’origine, accampando la scusa del virus, rifiuta di riprenderseli.
Fuori come balconi
Quindi, grazie all’isterismo climatico sposato con entusiasmo dal bid-ONU, non solo pagheremo sempre più ecotasse e balzelli, ma dovremo mantenere pure i nuovi rifugiati climatici.
Ed in più, per colpa dello stramaledetto virus cinese, i contribuenti si troveranno sul groppone – per generazioni! – una paccata di miliardi di debito pubblico da ripianare.
La partitocrazia pensa forse che i soldi dello Stato crescano sugli alberi?
E’ evidente che di introdurre ecotasse ed ecobalzelli non se ne parla nemmeno. E sui finti rifugiati bisognerà risparmiare alla grande, come pure sui regali all’estero. Gli svizzerotti non possono più permettersi di mantenere tutti. La ricreazione è finita! Altro che profughi climatici…
Lorenzo Quadri