Consiglio nazionale: la partitocrazia dice njet alla norma ticinese anti-soppiantamento
I soldatini della partitocrazia non si smentiscono proprio mai! Sempre CONTRO i lavoratori svizzeri (ticinesi in particolare);sempre a favore dell’INVASIONE da sud, del soppiantamento di ticinesi con residenti e del dumping salariale!
Nemmeno lo stramaledetto virus cinese riesce ad inculcare una parvenza di buonsenso in certe cervici piĂą dure dello gneiss!
Ecco l’ultimo obbrobrio giunto fresco-fresco venerdì da palazzo federale: la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale ha pensato “bene” di respingere a larga maggioranza l’iniziativa cantonale ticinese intitolata “Lotta al dumping, creare le condizioni per combattere i licenziamenti sostitutivi”.
La richiesta era quella di modificare il Codice delle obbligazioni stabilendo che la disdetta di un contratto di lavoro è abusiva se mira a sostituire il dipendente licenziato con un altro lavoratore che, a pari qualifiche, percepisce un salario inferiore, oppure se il dipendente rifiuta sensibili riduzioni di salario a causa di un forte afflusso di manodopera sul mercato del lavoro (dumping salariale).
L’obiettivo di una norma di questo tipo è quello di dare un minimo di sostanza alla preferenza indigena, votata dalla popolazione ma rottamata senza vergogna dai politicanti del triciclo PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria naturalmente inclusi!
Era infatti il dicembre 2016 quando la partitocrazia alle Camere federali gettò nel water la volontà popolare cancellando la preferenza indigena e trasformandola in quella ridicola ciofeca denominata “preferenza indigena light”: un BIDONE che non ha sventato l’assunzione di mezzo frontaliere!
Ed infatti, in questo sfigatissimo Cantone, la disoccupazione schizza verso l’alto a causa dello stramaledetto virus cinese e delle deleterie serrate decise dal governicchio federale allo sbando; però il numero dei frontalieri, invece di diminuire, aumenta!
Per questo ennesimo scempio possiamo ringraziare la partitocrazia eurolecchina e spalancatrice di frontiere!
E adesso la partitocrazia rifiuta perfino di modificare una legge federale! Tutto, pur di NON combattere il dumping salariare provocato dall’invasione da sud voluta dal solito triciclo!
Soldatini della casta schierati contro i lavoratori svizzeri che, a mente di questi “grandi statisti”, devono poter essere lasciati a casa in quattro e quattr’otto e sostituiti da frontalieri pagati la metà , reclutati ad hoc nel Belpaese!
Vergogna! E a prendere simili aberranti decisioni sarebbero dei rappresentanti del popolo?
Ma è chiaro che, se gli elettori continuano a votare per certi partiti e per certi personaggi…
#votalegaoiltriciclotifrega
Lorenzo Quadri