L’Europarlatoio lancia la fatwa contro i motori a scoppio: un suicidio

Continuano le cappellate di una fallita UE in balia di isterichetti e talebani: nei giorni scorsi il Parlatoio europeo è riuscito a decretare, a maggioranza, la fine dei motori a benzina. Pertanto, a partire dal 2035, nei Paesi della DisUnione si potranno vendere solo auto elettriche. Ci aspettiamo che già a partire da domani i ro$$overdi svizzeri (“svizzeri” per modo dire, visto l’alto tasso di doppi passaporti tra i politicanti $inistrati) infesceranno il governicchio federale con atti parlamentari che pretendono la stessa cosa, mandando in sollucchero la kompagna Simonetta.

E’ il colmo: il principale problema dell’economia è l’approvvigionamento elettrico a rischio; ma i soldatini della casta, imbesuiti dall’ideologia climatista, vogliono far esplodere i consumi elettrificando l’intero parco veicoli europeo.

Oltretutto, forse qualcuno non si è ancora accorto che varie componenti delle auto elettriche vengono prodotte in Cina, così come pure i magnificati pannelli solari. Quindi gli eurodeputati vogliono rendere l’UE dipendente dalla Cina. Questo dopo averla resa dipendente dal gas e dal petrolio russo. Adesso si martellano sui gioielli di famiglia con le sanzioni a Mosca per l’invasione dell’Ucraina bloccando gas e petrolio russo. Se un domani la Cina attaccherà Taiwan (scenario tutt’altro che inverosimile) i “grandi statisti” dell’UE la sanzioneranno bloccando l’import di pannelli solari e di motori elettrici per le auto? Geniale!

A ciò si aggiungono i disastri economici ed occupazionali che la totale dismissione dei motori a benzina non mancherà di provocare. I parlamentari europei con i piedi al caldo, si sono chiesti quante aziende e quanti posti di lavoro stanno condannando a morte con le loro paturnie climatiste? Ed intanto Cina ed India continuano ad emettere CO2 senza farsi alcun problema.

Adesso vedremo se i governi degli Stati membri approveranno l’ennesima boiata, o se dimostreranno di avere un po’ più di sale in zucca dei loro eurocadregari!

Lorenzo Quadri