Cade la maschera dei $inistrati: altro che “tolleranza”! Ma la casta non fa un cip
Ma guarda un po’: ancora una volta avevamo ragione. I $inistrati – quelli che si sciacquano la bocca con la libertà d’espressione – in realtà sono la prima minaccia per la medesima.
Nei giorni scorsi si è infatti saputo che il consigliere nazionale Udc Roger Köppel, caporedattore ed editore della Weltwoche (settimanale di “destra”) e l’ex consigliere nazionale Udc nonché collaboratore della medesima testata Christoph Mörgeli sono stati aggrediti in un ristorante di Zurigo da un gruppo di sedicenti “giovani attivisti di $inistra”. Gli esagitati bimbiminkia $inistrati hanno lanciato addosso ai due esponenti democentristi un bicchiere di frappè.
Silenzio tombale della casta
E’ evidente che si tratta di un’iniziativa violenta, ed è altrettanto evidente che simili azioni non possono essere tollerate. Se due politicanti della $inistruccia multikulti, tassaiola e spalancatrice di frontiere fossero stati aggrediti a bicchierate di frappè da “attivisti di destra”, i kompagni starebbero già strillando come aquile all’emergenza estremismo di destra. La RSI starebbe già sfornando trasmissioni ad hoc. Le pagine dei quotidiani sarebbero già infesciate di editoriali, articoli, lettere dei lettori (sempre i soliti) in un crescendo parossistico di indignazione pelosa (ma di pelo d’angora). Invece… citus mutus! Chissà come mai, eh? E il silenzio tombale non proviene solo dalla gauche-caviar, ma dalla partitocrazia tutta!
Estremismo di $inistra violento
L’aggressione ai danni di Köppel e Mörgeli è rivelatrice dell’andazzo della $inistra. Cade miseramente la maschera dei ro$$i buonisti (che è molto diverso da “buoni”) i quali si autoerotizzano cerebralmente con la “tolleranza” e con il “valore della diversità”. Eccola qua, la loro tolleranza nei confronti di chi la pensa diversamente. Eccolo qua, il “rispetto” che i kompagnuzzi evocano e pretendono ad ogni tre per due. Solo per se stessi, però.
Questi attivisti di $inistra altro non sono che dei fascitelli rossi. Dei patetici odiatori (“haters”, come si usa dire oggi). Come i brozzoni dell’ex Macello e compagnia brutta, del resto.
E poi i kompagnuzzi – appoggiati dalla cricca della morale a senso unico, a cominciare dall’inutile e faziosa Commissione federale contro il razzismo – hanno ancora il coraggio di farneticare sui pericoli dell’estremismo di destra (quattro sfigati che contano meno del due di picche)?
A dilagare, in maniera preoccupante, è l’estremismo di sinistra, compreso quello violento! Circostanza che peraltro emerge anche dai rapporti ufficiali.
Fascisti di $inistra
La giustificazione degli attivisti di $inistra “lanciatori di frappè” è altrettanto preoccupante del gesto in sé. Costoro hanno dichiarato, senza vergogna, che la libertà d’espressione nel caso concreto “non è un argomento”:perché – farneticano – “Köppel e la sua cricca di razzisti umiliano ogni giorno le persone in base al colore della pelle, la provenienza, il genere…”. Ecco la dimostrazione che fumare troppe canne danneggia il cervello!
Il tragico è che questa posizione, seppure esposta con toni diversi, è poi quella generale della $inistra. Chi osa pensarla diversamente dai kompagni immigrazionisti, multikulti e spalancatori di frontiere è un razzista per definizione. Dunque meritevole di qualsiasi tipo di rappresaglia e di spedizione punitiva. Altro che “rispetto nel confronto politico”! Le posizioni diverse da quelle della gauche caviar non hanno diritto ad esistere, poiché sgradite ai $inistrati che si sono autoattribuiti il diritto di decidere cosa è giusto e cosa no. Quindi neppure possono essere tutelate dalla libertà di espressione. In altre parole: libertà di espressione solo per chi la pensa come noi! Ecco il credo dei kompagnuzzi.
Qui siamo davanti ad un’area politica che nega i principi fondanti del nostro Stato di diritto, tra cui la libertà di espressione. E questo si chiama fascismo. I fascisti sono a $inistra!
Ecco il “problema istituzionale”!
Preoccupante è che, tra le fila di questi “giovani attivisti” ovvero giovani fascisti ro$$i, poi vengono reclutate le nuove leve di P$ e dintorni, che entrano nelle istituzioni. Il pericolo per la democrazia è evidente. Ma al proposito: silenzio sepolcrale!
Non è finita: tra questi “attivisti” della $inistra intollerante e fascista rientrano a pieno titolo pure i brozzoni dell’ex Macello. Quelli che organizzano manifestazioni non autorizzate e non pacifiche. Manifestazioni dove si insultano e si minacciano gli odiati “nemici” leghisti, compreso il sindaco di Lugano. Manifestazioni in cui si vandalizza e si imbratta la proprietà altrui, pubblica e privata. Alla sfilata degli “autogestiti” del 14 settembre scorso hanno partecipato anche i vertici della sezione P$ di Lugano. C’era il presidente Raoul Ghisletta, c’era la municipala Cristina Zanini. Forse che qui non si pone un problema istituzionale? Se dei rappresentanti leghisti avessero preso parte ad una manifestazione non autorizzata di estrema destra, i soldatini $ocialisti avrebbero messo in piedi una cagnara di proporzioni epiche. Dunque: anche “quello che mena il gesso” è in grado di rendersi conto che il problema istituzionale si pone eccome. Però, secondo il presidente della sezione P$ di Lugano, che partecipa alle sfilate dei brozzoni autogestiti, il problema istituzionale è che l’odiato Mattino rende noto che Ghisletta era il relatore commissionale favorevole alla naturalizzazione del discusso imam di Viganello…
Lorenzo Quadri