Lugano, il governicchio rottama il ricorso dei ro$$overdi contro la decisione del CC

Sui posteggi alla stazione FFS di Lugano è in atto da quasi due anni, e segnatamente dal gennaio del 2018, un lungo braccio di ferro. La maggioranza del municipio ha deciso che i parcheggi sul sedime, attualmente 508, dovevano scendere a 260. Quindi a poco più della metà. La maggioranza del Consiglio comunale ha invece stabilito che gli stalli devono rimanere almeno 400. Il che comporta comunque una diminuzione considerevole rispetto alla situazione attuale.

I cattivi perdenti

La questione dovrebbe dunque essere sufficientemente chiara: 400 parcheggi ha deciso il Consiglio comunale e 400 devono essere. Tanto più che non c’è alcun impedimento pratico alla realizzazione di quanto stabilito. Si tratta di un investimento: i posteggi rendono, specie alle tariffe applicate a Lugano. L’ostacolo è invece la solita ideologia che i $inistrati pretendono di far passare davanti alle decisioni democratiche.

E quindi i cattivi perdenti ro$$overdi hanno pensato bene di presentare, questo già lo scorso anno, un ricorso al governicchio cantonale. A loro dire, il consiglio comunale non aveva facoltà di chiedere al municipio di impegnarsi affinché i posteggi rimanessero 400. Ohibò, e perché mai? Così! Perché lo dicono loro!

Ebbene, il ricorso è stato di recente asfaltato del servizio ricorsi del governicchio, il quale ha stabilito che il legislativo cittadino poteva benissimo decidere quello che ha deciso: ossia di incaricare il municipio di trovare una soluzione che comprendesse 400 posteggi. E senza con questo “arrogarsi una competenza” che non gli spettava. E senza nemmeno entrare in conflitto con la legislazione cantonale o federale.

Ancora una volta, $inistrati colpiti ed affondati.

La ricorsite

Dalle parti ro$$overdi, utilizzare i ricorsi per fare politica quando le cose non vanno come vogliono loro è un’abitudine. Si ricorda – tanto per rimanere su un tema alquanto attuale – che i kompagni hanno fatto di tutto e di più perché anche a Lugano venissero introdotti i fetidi balzelli sul rüt, ed anche perché fossero il più cari possibile. Ed infatti a suo tempo presentarono ricorso contro la decisione della maggioranza del Consiglio comunale rea di aver fissato un prezzo troppo basso per i sacchi rossi.

Risultato: chi già tira la cinghia si trova oggi confrontato con una spesa supplementare non indifferente.

Pensiamo ad esempio all’artigiano in difficoltà a causa della crisi da virus cinese, il quale da quest’anno deve pagare:

  • I sacchi colorati;
  • La tassa di base per l’economia domestica (50 Fr per le persone sole, 100 per tutti gli altri);
  • La tassa di base come attività economica, che per un indipendente ammonta a 200 Fr annui, anche se la persona in questione lavora a tempo parziale.

In totale si arriva ad una maggiore spesa di parecchie centinaia di franchi all’anno. Un’uscita supplementare che non viene compensata da niente, né può essere sussidiata in alcun modo.

Se poi aggiungiamo che la partitocrazia, con in testa ancora una volta i ro$$overdi, si prepara a caricare i cittadini e l’economia con deliranti ecotasse ed ecobalzelli che graveranno sui bilanci delle economie domestiche per altre migliaia di franchi all’anno, abbiamo un bel quadretto di come la gauche caviar si preoccupa dei meno abbienti: tartassandoli ad oltranza in nome dell’isterismo climatico “à la page”!

Basta cancellare posteggi!

Tornando ai posteggi in stazione: se il Consiglio comunale confermerà la propria posizione nel merito dei 400 stalli – e non c’è ragione di ritenere che non sarà così – questi dovranno essere davvero 400. Oltretutto, pare di ricordare che sempre i soliti cattivi perdenti ro$$overdi, insofferenti delle regole democratiche, avrebbero pure lanciato una petizione contro i 400 posteggi, corredata da argomentazioni oscillanti tra il grottesco e l’isterico.

E’ ora di finirla con l’ideologia anti-automobilisti che sta desertificando il centro città!

Si ricorda che i posti auto alla stazione FFS servono:

  • A chi prende il treno (o magari qualche ecologista preferisce che la gente non usi il treno e si sposti in auto?);
  • Al popoloso quartiere di Besso;
  • Al centro (grazie al collegamento rapido tramite funicolare).

Ed è anche ora di finirla di cancellare posteggi con la scusa di realizzare piste ciclabili su strade dove non ci sono né le auto, né le biciclette!

Niente contro le piste ciclabili ma, come detto in più occasioni, queste non vanno create a scapito dei posteggi. In meno di due anni nei quartieri centrali di Lugano sono già stati cancellati oltre 150 stalli. Residenti e clienti di negozi ed esercizi pubblici non ne possono più! Basta!

Lorenzo Quadri