Il “medico italiano” (cit. Corriere della Sera) sarà presidente della Confederazione

Mercoledì l’Assemblea federale ha nominato il ministro degli Esteri PLR (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis presidente della Confederella per l’anno di disgrazia 2022. Embè? Si tratta di una non notizia. La carica presidenziale, che dura un anno, viene attribuita a rotazione. Non è un’onorificenza. E’ un semplice automatismo. La presidenza della Confederazione fa parte del “mansionario” di un Consigliere federale. Non comporta alcun potere aggiuntivo. Ma soprattutto – di questo occorre essere ben consapevoli – al Ticino la presidenza Cassis porta ZERO. Sicché, è inutile che la partitocrazia e la stampa di regime si producano in stucchevoli slinguazzamenti. E per “fortuna” lo stramaledetto virus cinese ha imposto la cancellazione dei festeggiamenti ufficiali, risparmiando così ai ticinesi, di questi tempi già grami, l’imbarazzante spettacolo della casta che si autoincensa senza ritegno.

Se per la Svizzera ed il Ticino la presidenza Cassis è una “nonnotizia, per il Belpaese le cose stanno diversamente. Il Corriere della Sera ha inquadrato la situazione con questo pregnante titolo: “Un medico “italiano” è il nuovo presidente della Svizzera”. Le virgolette ad “italiano” non erano necessarie. Pori nümm!

Alle nostre latitudini, l’aspetto degno di nota è semmai un altro. Cassis farà il presidente nel 2022. E l’anno dopo, nel 2023, rischia – ma rischia grosso – di rimanere senza la cadrega. Se il PLR continuerà ad arretrare alle elezioni federali, non potrà più mantenere due esponenti nel governicchio. Ed è chiaro a tutti chi, tra il “medico italiano” e Ka-Ka-eS, è destinato a rimanere a casa.

Lorenzo Quadri

A pagina 3

 

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