Come se non bastasse, 300 permessi B sono a carico del contribuente, quando tale cifra dovrebbe essere uguale a zero. Grazie, devastante libera circolazione delle persone!
Ma come, non dovevano essere tutte panzane della Lega populista e razzista? I fautori della devastante libera circolazione delle persone, per quanto asfaltati dal voto popolare di due mesi fa, continuano ad insistere sul fatto che, in base alle statistiche, sul mercato del lavoro ticinese andrebbe tutto e bene e non ci sarebbero problemi occupazionali e sociali degni di nota. Questi ultimi, secondo gli illuminati pensatori, sarebbero tutta una montatura. Una montatura, appunto, della Lega populista e razzista.
Peccato che a smentire la bislacca tesi arrivi proprio il Consiglio di Stato che, rispondendo ad un’interrogazione del deputato leghista Daniele Caverzasio, si trova nella condizione di dover rendere note alcune cifre. Ad esempio che nel dicembre 2013 in Ticino c’erano 4300 economie domestiche in assistenza, ovvero il 9% in più rispetto ad un anno prima. Un nuovo record negativo.
Se il confronto viene fatto sull’arco di due anni, ossia tra fine 2011 e fine 2013, le cifre diventano ancora più allarmanti. Tra dicembre 2011 e dicembre 2013, scrive infatti il Consiglio di Stato, i giovani tra i 18 ed i 25 anni in assistenza sono aumentati del 23%, i 26-35enni sono aumentati del 30% mentre i 46-55enni del 25%.
Previsioni confermate
E’ evidente che aumenti di questa entità indicano l’esistenza di problemi preoccupanti. Non solo si è puntualmente avverato ciò che la Lega e questo giornale avevano previsto in materia di ticinesi finiti in assistenza a causa della devastante libera circolazione delle persone e della pressione da essa provocata sul mercato del lavoro ticinese. Si è avverato anche quanto la Lega prevedeva a proposito dell’immigrazione nel nostro Stato sociale.
Infatti, sempre secondo i dati appena resi noti dal Consiglio di Stato, in questo Cantone ci sono ben 300 persone in assistenza titolari di permessi B.
Ora, di permessi B in assistenza non ce ne dovrebbe essere nemmeno uno. Infatti il permesso B viene rilasciato per esercizio di attività lucrativa. Chi lo ottiene, dunque, arriva in Ticino per lavorare e non per farsi mantenere.
Accade invece che il cittadino straniero ottenga sì il permesso B perché ha un lavoro in Ticino. Senonché, dopo un certo lasso di tempo, anche assai breve, il lavoro non c’è più. E allora il titolare del permesso B, invece di lasciare il nostro paese, cosa fa? Si mette a carico dello Stato sociale. A cui non ha peraltro minimamente contribuito. Ma guarda un po’.
E i preavvisi negativi?
Questa situazione non ci sta bene, ma proprio per niente. Gli sportelli LAPS che per primi esaminano le domande d’assistenza di cittadini stranieri, devono dunque cominciare col dare il buon esempio: davanti a richieste da parte di permessi B, e specialmente da parte di quelli che sono in Svizzera da poco, la concessione di prestazioni assistenziali va preavvisata negativamente. Perché qui si tratta di debellare il fenomeno dell’immigrazione nel nostro Stato sociale. Un fenomeno che perfino gli Stati membri UE stanno combattendo. Vedi la Germania, vedi il Belgio, vedi la Gran Bretagna.
Oppure preferiamo rimanere gli unici ad accettare di fare da self service di prestazioni sociali per cittadini UE (ma finanziate da noi), malgrado non siamo Stati membri UE e malgrado il voto del 9 febbraio?
Gli unici a tollerare l’immigrazione nello Stato sociale e, colmo dei colmi, a farci trattare da razzisti da chi invece sta provvedendo a rimandare a casa gli stranieri che non lavorano?
Fumogeni ro$$i
Da notare che sull’allarmante aumento dei casi di assistenza, i kompagni, quelli che dovrebbero (notare il condizionale) mostrare una particolare attenzione nei confronti dei meno abbienti, non hanno emesso un cip. Come se “niente fudesse”. Invece, di rumore ne hanno fatto eccome sull’espulsione del giovane kosovaro Arlind. Provvedimento frutto non già di capriccio di un qualche leghista populista e razzista, ma di una sentenza del Tram cresciuta in giudicato.
A $inistra si sta forse tentando di gettare fumo negli occhi per far dimenticare le proprie magagne?
Lorenzo Quadri