C’è chi per l’anno prossimo si beccherà aumenti di oltre il 7%: altro che “segno meno”!

Con squilli di trombe e rullo di tamburi, qualche settimana fa il ministro dei flop kompagno Alain Berset ha annunciato la lieta novella (o quella che avrebbe dovuto essere tale). Per la prima volta dal 2008, per l’anno prossimo i premi di cassa malati non aumenteranno. Non solo: è prevista una diminuzione media dello 0.2% (!)  a livello nazionale. La miserrima percentuale in Ticino si dimezza ulteriormente, scendendo allo 0.1%. Cantoni ancora più sfigati non beneficeranno di alcuna riduzione.

Due caffè all’anno

Ora, lo 0,1% significa un franco su MILLE. In concreto: i cassamalatari – ed il kompagno Berset che dovrebbe controllarli (?)  – ci bonificano due caffè all’anno. Se pensiamo che gli aumenti dei balzelli sul carburante e sull’olio combustibile decisi dalla kompagna Simonetta Sommaruga (quella che, dopo l’asfaltatura della nuova legge sul CO2 lo scorso 13 giugno, non introduce nuovi tasse; però aumenta quelle che esistono già!) azzereranno questo beneficio nel giro di un paio di pieni di benzina, ben ci rendiamo conto della presa per il lato B.

Ecco come i $inistrati difendono il potere d’acquisto dei cittadini!

Il giochetto delle medie

Ma oltretutto, come abbiamo già  avuto modo di scrivere, questo -01% è una media. Ciò significa che, a dipendenza del Cantone, dell’assicuratore, del modello di assicurazione stipulata, della franchigia e chi più ne ha più ne metta, il singolo cittadino, invece di una (microscopica) diminuzione potrebbe trovarsi a fare i conti  con un sensibile aumento.

In questo periodo stanno arrivando nelle bucalettere i premi per l’anno prossimo. E c’è chi si è visto recapitare una notizia molto lontana dalle aspettative suscitate dal kompagno Berset.

Caso concreto

E’ ad esempio il caso del “Guastafeste” Giorgio Ghiringhelli che, assicurato presso ATUPRI, come pure la moglie, per l’anno prossimo si troverà confrontato con un aumento di premio del 5.14% per sé  (da 468.70 a 492.80 Fr al mese) ed addirittura del 7.08% per la moglie (da 340.40 a 364.50 Fr mensili). Al danno si aggiunge la beffa perché, come spiega il “Ghiro”, ad accompagnare i nuovi conteggi è arrivata una lettera del presidente della direzione di ATUPRI, tale Christof Zürcher, nel quale si magnifica l’impegno dell’assicuratore per mantenere “un’evoluzione sostenibile dei premi” aggiungendo  perfino che “anche l’anno prossimo i nostri assicurati rimarranno al riparo da grandi aumenti”.

Il contrario

Simili affermazioni non trovano alcun riscontro nei premi 2022. Il presidente Zürcher – commenta Ghiringhelli nella lettera di protesta inviata alla cassa malati –  dovrebbe scusarsi con gli assicurati del Canton Ticino. Invece di inviare con toni trionfalistici delle false informazioni dovrebbe spiegare come mai proprio quando la maggior parte delle Casse malati diminuisce i premi (non solo a livello nazionale ma anche in Ticino) ATUPRI li aumenta in modo considerevole!”. “ E’ pur vero –prosegue il Ghiro – che malgrado questa stangata i premi di ATUPRI per l’assicurazione di base, in un confronto fra le 30 Casse,  rimangono fra i 6-7 più favorevoli, ma resta inspiegabile – perché nessuno ce lo ha spiegato – il motivo del vistoso aumento  rispetto al 2021. E soprattutto è inammissibile scrivere agli assicurati che i premi “rimarranno al riparo da grandi aumenti” quando invece accade proprio il contrario”.

La presa di posizione dell’assicuratore non è tardata ad arrivare: tuttavia, oltre al prevedibile riferimento al fatto che la riduzione di premo annunciata è una media e che il singolo caso può discostarsene anche in modo importante, c’è ben poco. Non c’è alcuna informazione utile a capire il perché di questa vera e propria stangata in quello che avrebbe dovuto essere l’anno della tregua. E soprattutto, nessun commento a proposito dell’inopinata lettera del presidente della direzione generale, il quale si bulla che “anche l’anno prossimo i nostri assicurati rimarranno al riparo di grandi aumenti di premi”, quando il conteggio accluso annuncia invece la più grande stangata degli ultimi anni!

Morale della favola

La doverosa riduzione dei premi tramite lo scioglimento delle riserve in eccesso dei cassamalatari (gli esuberi ammontano a circa 8 miliardi) si fa sempre più urgente. Per questo è necessario che gli assicuratori siano obbligati a restituire il tesoretto. Che lo ricordiamo,  è stato costituito con i soldi dei cittadini, tramite premi troppo elevati. Premi che i burocrati del Dipartimento Berset non avrebbero nemmeno dovuto approvare. Al momento, come noto, la restituzione è solo una facoltà. E porta al massimo le briciole. Però il kompagno ministro, per farsi propaganda, monta la panna sulla riduzione MEDIA di premio dello 0.1%…

Lorenzo Quadri