L’ennesima presa in giro

Come volevasi dimostrare, anche per l’anno prossimo i premi di cassa malati sono destinati a salire. L’aumento annunciato per il 2013 è dell’1.1%, mentre i premi per i giovani adulti aumenteranno del 2.3%. Si tratta naturalmente di medie: ciò significa che, nel concreto, ci saranno persone che si troveranno a fare i conti con un aumento ben più marcato di questo.
Il colmo però è che, come ripetuto più volte, l’aumento in questione è ingiustificato. Qualsiasi aumento sarebbe ingiustificato per il nostro Cantone che ha pagato troppo per anni e che, di conseguenza, potrebbe legittimamente pretendere una diminuzione. Diminuzione che però non arriverà mai. E allora, per lo meno un aumento zero sarebbe stato il minimo.
Invece niente. Oltretutto, le riserve create con i premi dei ticinesi continuano ad aumentare, in tre anni si sono cumulati 350 milioni. La restituzione invece si allontana, perché ci sono dei Cantoni che ovviamente non sono d’accordo. Perché a loro verrebbe presentato il conto. Il principio del “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce u’ passato” non può imporsi anche questa volta!
A dare particolarmente fastidio è poi che il Canton Berna dovrà aspettarsi l’anno prossimo un aumento inferiore all’1%. Questo irrita, non perché abbiamo qualcosa contro i bernesi, ma perché in quel Cantone per anni si è goduto di premi troppi bassi; la differenza veniva colmata attingendo dalle riserve cumulate con i premi in esubero praticati in altri Cantoni, a cominciare dal Ticino. Al danno si aggiunge la beffa se si pensa che i Ticinesi a causa dei premi alti venivano accusati di essere degli spendaccioni… mentre invece finanziavano chi all’apparenza era virtuoso ma invece campava sulle spalle altrui!
E la legnata sui cittadini rischia di essere ancora più dura perché causa i conti in rosso annunciati per il 2013, il Consiglio di Stato vuole tagliare anche sui sussidi di cassa malati. Come se in questo ambito non si fossero già fatti sufficienti pasticci… Prima col nuovo sistema di calcolo basato sul reddito disponibile semplificato si è decurtato il sussidio per la riduzione del premio ai tre quarti dei beneficiari. In particolare si sono martellati i soliti proprietari di casetta, tramite l’eliminazione della franchigia sulla sostanza immobiliare. Poi si sono annunciati correttivi per il 2013, intesi al rialzo. Adesso invece si parla di tagli. Chi ci capisce è bravo, ma una sola cosa è certa: la fregatura se la prenderanno, come al solito, gli assicurati. E i premi di cassa malati graveranno in modo sempre più pesante sui bilanci dei ticinesi. L’aumento annunciato per il Ticino è l’ennesima dimostrazione di impotenza dello Stato davanti agli assicuratori. Nessuno sembra avere le risorse per intervenire: né quelle umane per fare le pulci ai conti delle casse, né quelle legali per imporre di trattare i cittadini in modo equo. Si conferma quindi una debolezza strutturale in un settore fondamentale quale quello preposto al controllo dei premi di cassa malati. E la sfiducia del cittadino cresce. Parallelamente all’assottigliarsi del suo borsellino.
Lorenzo Quadri