Politica-Xerox: il PLR pensa di farsi campagna elettorale scimmiottando l’odiata Lega
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.
Lo stramaledetto virus incentiva anche la politica del copia-incolla, detta anche politica-Xerox. Ovvero: prima si denigrano le posizioni della Lega; poi, per farsi campagna elettorale, le si fotocopia.
L’ex partitone ha un debole per la politica-Xerox. Infatti ci è ricascato. Nei giorni scorsi tre deputati PLR al parlamenticchio cantonale, ostentando una tolla mica da ridere, tranquilli come un tre lire hanno presentato una mozione per chiedere che, dopo la pandemia, nel settore sanitario ticinese ci siano più lavoratori residenti.
Questi tre politicanti liblab, di cui almeno due sono conclamati odiatori (haters) della Lega e dei “sovranisti” in generale, adesso hanno il coraggio di invocare la preferenza indigena nei settori strategici, come appunto quelli della sanità!
Questi signori prima dicono peste e corna della Lega e adesso pensano di poterla scimmiottare per mettersi in mostra ed appagare il proprio ego!
I precedenti
E’ il colmo: il PLR ha sempre denigrato ad oltranza la preferenza indigena. Il PLR è sempre stato, ed è tuttora, un sostenitore sfegatato della devastante libera circolazione delle persone e dell’assunzione a go-go di frontalieri, senza alcun limite, per fare contenti gli imprenditori dell’ex partitone che lasciano a casa i ticinesi per prendere permessi G. L’allora presidente PLR Fulvio Pelli dichiarava pubblicamente che “con la libera circolazione delle persone, i nostri giovani potranno lavorare a Milano”. Il comitato PLR si espresse all’unanimità contro l’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa”, e venne asfaltato dal 70% dei ticinesi il 9 febbraio 2014. Il PLR fu in prima fila nell’elaborazione di quella CIOFECA denominata “preferenza indigena light” con cui è stata AZZERATA la preferenza indigena votata dal popolo nel 2014. Il PLR smania per sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale con l’UE, che ha definito “l’accordo della ragione, da firmare subito”, ed il cui obiettivo è quello di permetterebbe ai balivi di Bruxelles di dettare legge in casa nostra, nel senso letterale del termine. E di dettarla al fine di privilegiare, in Svizzera, i cittadini comunitari a danno di quelli elvetici.
I consiglieri federali PLR Ignazio KrankenCassis e Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) sono andati a Davos a concludere squallidi e proditori inciucetti con la baliva germanica Von der Leyen per taroccare l’esito della votazione sull’iniziativa “per la limitazione”, quella che chiede la disdetta della libera circolazione delle persone, prevista per il 17 maggio (contenuto dell’inciucio: Bruxelles tace sull’accordo quadro fino alla votazione sull’iniziativa “per la limitazione” per non portare acqua al mulino dei promotori). Il ministro degli esteri PLR KrankenCassis, allo scoppio della pandemia, si è bullato di aver chiesto lui al suo connazionale e collega italiano “Giggino” Di Maio di lasciar entrare in Ticino i frontalieri provenienti dalle zone rosse lombarde.
Politicanti e burocrati PLR, davanti alla richiesta di chiudere le frontiere con l’Italia all’inizio dell’emergenza sanitaria, hanno dato fuori di matto, perché i frontalieri “devono entrare tutti”. La ministra di giustizia PLR Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) ha approfittato della pandemia per cancellare, senza alcun motivo plausibile, la votazione del 17 maggio: perché l’iniziativa contro la libera circolazione delle persone rischiava di passare causa coronavirus.
Economiesuisse, ovvero il club dei manager stranieri delle multinazionali che schiaccia gli ordini al PLR, conduce la campagna a favore del mantenimento della devastante libera circolazione delle persone senza alcun limite.
PLR, che tolla!
E con un tale catalogo di prodezze, tutte mirate a promuovere l’invasione di frontalieri che infatti in Ticino sono ben 70mila di cui almeno la metà DI TROPPO (ma guai a dirlo, altrimenti i soldatini liblab sbroccano), adesso l’ex partitone ha ancora il coraggio di farsi campagna elettorale presentando mozioni a favore di un “riequilibrio”?
Cari liblab, non siamo mica scemi!
Quando l’ex partitone si sarà schierato CONTRO la libera circolazione delle persone, CONTRO lo sconcio accordo quadro istituzionale, CONTRO la svendita della Svizzera all’UE, ovvero quando avrà RINNEGATO la propria politica degli ultimi due decenni, potrà credibilmente parlare di promozione del personale residente. Se lo fa prima, merita solo pernacchie.
Lorenzo Quadri