Le indicazioni di voto della Lega sono state seguite per tutti i temi in votazione
Oltreconfine sbroccano, mentre la stampa di regime rosica: a conferma che i ticinesi hanno votato giusto
I Ticinesi non si sono fatti né infinocchiare, né minacciare: ed hanno sostenuto ad ampia maggioranza « Prima i nostri ». Hanno fatto benissimo, come dimostrano le reazioni isteriche d’Oltreconfine e gli editoriali, grondanti frustrazione, della stampa di regime.
Nuova batosta per il “triciclo”
Il triciclo ex partitone – PPDog – P$, che a Berna ha sabotato il “maledetto voto” del 9 febbraio, voleva fare la stessa cosa con Prima i nostri, per questo ha presentato un controprogetto annacquato. Ma, per l’ennesima volta, è stato asfaltato dalle urne. I cittadini prendano nota. E, già che ci sono, prendano nota anche di questo: in Ticino le indicazioni di voto della Lega sono state seguite in toto: su 5 temi su 5, gli elettori del nostro Cantone hanno votato come proposto dal Movimento. I kompagni spalancatori di frontiere, invece, sono stati smentiti su tutta la linea, ovvero su tutti gli oggetti in votazione!
No al “sa po’ fa nagott”
Plebiscitando “Prima i nostri” i cittadini ticinesi hanno dunque dato una risposta chiara a quei camerieri dell’UE che siedono in Consiglio nazionale (ovvero i deputati del PLR, del PPD e del P$, compresi quelli ticinesi, più partitini di contorno) che, lo scorso mercoledì 21 settembre, giornata nera per la democrazia, hanno stuprato la Costituzione federale, trasformando il voto dei cittadini contro l’immigrazione incontrollata dall’UE in una genuflessione davanti ai balivi di Bruxelles. Rifiutare “Prima i nostri” avrebbe significato dare il benestare al compromesso-ciofeca; inchinarsi alla teoria del “sa po’ fa nagott”. E chi ha voluto l’immigrazione incontrollata dall’UE? Sempre quelle stesse forze politiche che al nazionale hanno calpestato senza pudore la democrazia. Sarebbe dunque buona cosa che i ticinesi ci pensassero due volte prima di votare certi partiti.
Con la volontà popolare non si scherza
Dopo il voto di domenica è evidente che la grande maggioranza dei ticinesi non solo “ha ribadito il concetto” che la libera circolazione delle persone va limitata e che bisogna tornare alla preferenza indigena, ma ha anche “fatto un disegnino”. Nessuno può dunque sognarsi di farsi di nuovo beffe della volontà popolare. Ciò specialmente nel nostro cantone. A meno che si voglia che le “esplosioni di rabbia popolare” citate dal presidente nazionale Udc Albert Rösti in relazione al compromesso-ciofeca sul 9 febbraio diventino realtà. Con il voto dei cittadini non si scherza! La preferenza indigena dovrà dunque venire introdotta, anche procedendo a degli strappi. Perché, e il Ticino la scorsa domenica l’ha detto forte e chiaro, calate di braghe come quelle consumatesi in Consiglio nazionale non intende tollerarle.
AVS Plus: se quattro anni fa…
I ticinesi, come detto, hanno seguito tutte le indicazioni di voto della Lega. A livello federale, la più significativa era quella sull’AVS Plus, che il Ticino ha approvato ma in Svizzera è stata, come si poteva prevedere, respinta. Che il Ticino su temi legati al settore sociosanitario voti diversamente dalla Svizzera interna non è una sorpresa, e si spiega facilmente: da noi, anche a seguito della libera circolazione delle persone, c’è più povertà. L’iniziativa, come abbiamo avuto più volte modo di scrivere, aveva un grosso difetto: quello di non prevedere dei tetti massimi di reddito per i beneficiari. In altre parole, del 10% in più di AVS avrebbero approfittato anche i multimilionari. Questo handicap ne ha presumibilmente decretato la sconfitta a livello nazionale. Il Ticino ha votato diversamente. E qui un po’ d’amaro in bocca resta. La Tredicesima AVS, su cui si votò esattamente quattro anni fa, questo difetto non ce l’aveva: infatti prevedeva, per i beneficiari, dei chiari limiti di reddito e di sostanza. Ma quell’ iniziativa venne affossata dal solito triciclo PLR-PPDog-P$, con in prima linea proprio i kompagni: in nessun caso bisognava permettere all’odiata Lega di vincere una storica battaglia, una battaglia che durava da 20 anni! La Tredicesima AVS venne quindi respinta dalle urne. La scorsa domenica i ticinesi hanno invece approvato l’AVS Plus. Che però, essendo stata bocciata a livello nazionale, non porterà a nulla. Gli anziani resteranno a bocca asciutta. Se invece nel settembre 2012 fosse stata approvata la Tredicesima AVS, i “noss vecc” da tempo riceverebbero un aiuto concreto. Ci si chieda dunque di chi è la responsabilità per questo bel risultato. Forse dello stesso “triciclo” partitico che ha sabotato il “maledetto voto”, e che voleva fare lo stesso con “Prima i nostri”?
Lorenzo Quadri