Altro che pavoneggiarsi in piazza! Delle due l’una: osindacalisti, o immigrazionisti!

Ieri era il Primo maggio, festa del lavoro. Mai questa ricorrenza è stata celebrata in un momento peggiore. Siamo infatti alle soglie della più grave crisi economica ed occupazionale del dopoguerra (cit. governicchio federale). I miliardi pubblici – di proprietà del contribuente! – che si prevede di iniettare nell’economia potranno al massimo tamponare un po’ il disastro. Certamente non evitarlo.A breve la disoccupazione schizzerà verso l’alto.

La causa è ormai nota: lo stramaledetto virus cinese. O meglio: il lockdown interminabile decretato dal ministro dei flopkompagno Berset (P$). La serrata protratta ad oltranza fa sì che a tutt’oggi ci siano interi settori economici chiusi o comunque azzoppati; con tutte le conseguenze del caso.

E chi sono i chiusuristi che distruggono l’economia e l’occupazione? Proprio quei $inistrati che si credono in diritto di ergersi a paladini del lavoro e che ieri erano piazza a starnazzare slogan pro-saccoccia!

Scelta di campo

Si ricorda pure che i $indakalisti ro$$i – pur essendo appurato che i contagi da covid avvengono soprattutto in famiglia e non sul posto di lavoro – pretendevano di far chiudere ulteriori attivitàproduttive. Il che avrebbe comportato la distruzione di un numero ancora più elevato di impieghi!

Questi stessi sedicenti difensori dei lavoratori sono sempre schierati a favore della devastante libera circolazione delle persone, che ha sfasciato il tessuto occupazionale e socialeticinese tramite la sciagurata invasione da sud.  Sempre i $inistrati hanno contribuito e non poco alla frettolosa calata di braghe federale sul segreto bancario (la catastrofica ex ministra del 5% Widmer Puffo era una loro marionetta). Il che ha pesantemente ridimensionato (eufemismo), per non dire smantellato, la piazza finanziaria ticinese. Grazie kompagni!

Quelli che ieri erano in piazza a strillare slogan di certo non difendono i lavoratori ticinesi. Al massimo difendono i frontalieri a scapito dei ticinesi! Nell’attuale deleterio regime di libera circolazione, specialmente in tempi di crisi, o si fa i sindacalisti o si fa gli immigrazionisti. Ma fare le due cose contemporaneamente non è possibile!

Minoranza sempre più piccola

A causa della pandemia, in questo sfigatissimo Cantone nel quarto trimestre del 2020 sono andati persi ben 4200 impieghi. E’ solo la punta dell’iceberg. E’ infatti chiaro anche al Gigi di Viganello che la cifra è destinata a gonfiarsi in breve tempo. Intanto però il numero dei frontalieri continua a crescere: ha raggiunto il livello record di 70’115. Ergo: malgrado i posti di lavoro diminuiscano, i frontalieri aumentano. E la percentuale di lavoratori svizzeri in Ticino, già adesso minoritaria, si riduce sempre più. E’ inaccettabile!

Va poi detto che 70’115 sono solo i frontalieri dichiarati. Ad essi vanno aggiunti quelli in nero, come pure le svariate migliaia di padroncini che entrano tutti i giorni a fare concorrenza sleale agli indipendenti ed alle piccole e imprese ticinesi.

Non ne vogliono sapere

Eppure, malgrado lo scenario cupo, la partitocrazia, $inistra in primis, vuole andare avanti ad oltranza con la libera circolazionedelle persone senza limiti. Non ne vuole sapere dei contingenti e della preferenza indigena votati dal popolo. I sedicenti difensori dei lavoratori sono quelli che categoricamente rifiutano di riservare ai ticinesi i posti di lavoro in Ticino; quelli che vogliono invece andare avanti ad oltranza col soppiantamento ad opera di frontalieri!

Anche il governicchio…

Anche il governicchio cantonale ha pensato bene di metterci del suo per festeggiare il 1° maggio. Rispondendo ad un’interrogazione della Lega, ha infatti dichiarato che gli annunci di lavoro per soli frontalieri non infrangono alcuna legge e quindi… si possono fare. E’ il colmo!

Quindi si permette impunemente ad “imprenditori” – spesso e volentieri in arrivo da Oltreramina che sono qui solo per sfruttare il territorio – di discriminare i lavoratori ticinesi in Ticino!Domanda da un milione: quale altro Paese al mondo sarebbe così autolesionista e fesso da tollerare una cosa del genere?

Affossatori

Le politiche dei sedicenti “difensori dei lavoratori” hanno messo i lavoratori ticinesi della palta. Però costoro pensano di potersi appropriare del Primo maggio? Non esiste!

Altro che festeggiare i lavoratori: questi $inistrati ai lavoratori scavano la fossa!

Lorenzo Quadri