Il Consiglio federale presenta l’ennesimo rapporto-foffa all’insegna del “Bilaterali è bello”

La tempistica del documento e le circostanze della sua approvazione la dicono lunga sugli scopi che persegue

Ma che strano: il Consiglio federale prosegue con la pubblicazione di studi taroccati con l’obiettivo di tenere su la coda agli accordi bilaterali.  L’ultimo della serie è il paragone tra bilaterali ed accordo globale di libero scambio.

Lo studio, pubblicato facendo seguito ad un postulato (un postulato è quell’atto parlamentare con cui si chiede appunto al governo di allestire un rapporto) conclude, ma tu guarda i casi della vita, che “bilaterali è bello”. Naturalmente non si tratta di un rapporto pilotato, ma chi potrebbe mai pensarlo…

20 novembre 2013

Il postulato in questione è stato presentato dalla Consigliera agli Stati e Consigliera di Stato (uella!) sangallese liblab Karin Keller Sutter il 20 novembre 2013: quindi ben prima del “maledetto voto” del 9 febbraio. E come mai nel novembre 2013 alla plurionorevole dell’ex partitone è venuto in mente di chiedere l’allestimento di un rapporto del genere? PerchĂ© l’ASNI, Associazione  per una Svizzera neutrale ed indipendente, “secondo quanto riferito da vari media sta preparando l’elaborazione di un accordo di libero scambio con l’UE che dovrebbe sostituire l’attuale sistema degli accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione europea”. Così si legge nella motivazione del postulato Keller Sutter.

19 febbraio 2014

Evidentemente la paura (dell’ASNI) fa novanta. Ed altrettanto evidentemente, i papaveri liblab devono anche avere una certa coda di paglia in materia di fallimentari accordi bilaterali se si agitano con questo genere di richieste. D’altra parte della proposta dell’ASNI che ha fornito da spunto per l’atto parlamentare non si è più saputo nulla.

Con tutta probabilità, il postulato Keller Sutter sarebbe quindi stato trombato senza tanti complimenti – sorte che tocca alla stragrande maggioranza degli atti parlamentari, comprese le iniziative cantonali – non fosse che nel frattempo è arrivato il 9 febbraio. Ed infatti, sempre per la serie “ma tu guarda i casi della vita”, il Consiglio federale ha deciso di accettare il postulato in data 19 febbraio 2014. Non veniteci a parlare di coincidenza fortuita.

La campagna è partita subito

E’ evidente che il governo ha accettato di presentare quanto richiesto svariati mesi prima dalla senatrice sangallese in funzione anti-9 febbraio. La campagna contro il “maledetto voto” è dunque partita praticamente il giorno dopo. E, in questo senso, i fautori dell’asservimento della Svizzera ai funzionarietti di Bruxelles hanno una linea chiara: quella di fare il lavaggio del cervello alla popolazione. E quindi non si lasciano scappare alcuna occasione, per piccola che sia, per ripeter il loro mantra: “W i Bilaterali senza alcun limite, non ci sono alternative,  contenere la devastante libera circolazione delle persone non si può (sa po’ mia)”.

L’ennesima taroccatura

Anche quello che mena il gesso è in grado di rendersi conto che un rapporto del genere, che il Consiglio federale ha deciso di allestire in data 19 febbraio, non può che essere una taroccatura: l’ennesima. Un rapporto che non vale la carta su cui è scritto.

Del resto, l’esercizio consiste nel fare un paragone tra la situazione attuale ed una che non esiste (l’accordo globale di libero scambio): il risultato non può che essere foffa.

 

Ricordarsi dei traditori

Anche la tempistica di consegna del rapporto è quanto meno sospetta. Il documento è arrivato dopo un anno e 4 mesi – i funzionari bernesi se la sono presa comoda – curiosamente proprio a puntellare una serie di aberranti dichiarazioni contro il 9 febbraio. Ultima in ordine di tempo quella del presidente nazionale PLR Philipp Müller, che ha iscritto allo squallido clan del ri-voto se stesso ed il partito. Dimostrando così che alla dirigenza nazionale del PLR, quella che comanda, del Ticino non gliene frega un tubo. PF tenere a mente.

I cittadini, comunque, non si faranno infinocchiare. E, alle elezioni federali ormai vicine, sapranno come “ricompensare” in modo adeguato i traditori.

Lorenzo Quadri