Ad esempio cominciamo a chiudere le porte ai Tir UE che usano il nostro Paese come corridoio di transito a basso costo grazie ai devastanti Accordi bilaterali, Tir che non di rado sono delle vere bombe viaggianti
Come c’era da attendersi, proseguono le performance terroristiche nel bieco tentativo, da parte di chi proprio di rispettare il popolo ed i suoi diritti non ne vuole sapere, di denigrare il voto del 9 febbraio. I kompagni addirittura vorrebbero far rivotare. Ecco come la $inistra con i piedi al caldo rispetta la democrazia: se le urne ci dicono quello che vogliamo sentirci dire, bene. Se l’esito non ci piace, vuol dire che i votanti non hanno capito: perché notoriamente chi non è $ocialista è scemo e quindi vota senza capire, per cui bisogna rivotare. I kompagni dimenticano che, se si rivotasse, gli spalancatori di frontiere, dopo le puerili e patetiche performance delle scorse due settimane, ne uscirebbero ancora più asfaltati. Superfluo commentare le parole di quel ministro degli Esteri francesi che ha definito il voto elvetico un “suicidio di massa” (uella!). Monsieur, invece, politicamente è già cadavere visto che tra un paio d’anni, ma magari anche prima, Hollande verrà mandato a casa con un calcione a tenere compagnia alla sua Julie.
Tra le poche a dimostrare buonsenso Angela Merkel, la quale ha dichiarato che il voto del popolo svizzero va rispettato. Brava!
Le fole di Watteville
Qualsiasi difficoltà insorga ora, ecco che i cattivi perdenti ne attribuiscono la colpa al voto del 9 febbraio. Al proposito si segnalano le risibili sortite del Segretario di Stato De Watteville, al soldo della ministra del 5% Widmer Schlumpf, secondo cui le banche svizzere avranno ora difficoltà ad entrare nel mercato estero. Strano: queste difficoltà esistono da anni. Ma la colpa non doveva essere del segreto bancario che la ministra del 5% si è affrettata a sfasciare con la scusa, appunto, dell’accesso ai mercati esteri? La colpa non era delle black list per uscire dalle quali sempre la ministra in carica senza i voti ha smontato la piazza finanziaria dove i licenziamenti e le sostituzioni di frontalieri proseguono (in barba alle dichiarazioni ufficiali dell’ABT che sono come le statistiche della SECO)?
O Watteville, ma chi credi di menare per il naso? Adesso improvvisamente questi problemi, su cui da anni a Berna montate la panna, sarebbero una conseguenza del voto del 9 febbraio? Ma va la… certi personaggi, strapagati con i danari del contribuente, dovrebbero imparare a rispettarne il voto; e in fretta.
Bombe su ruote
In particolare, ad ogni fregnaccia europea come la presunta disdetta degli accordi sulla ricerca – misura che costituirebbe una vera e propria ritorsione contro la democrazia elvetica – bisogna far passare il messaggio che anche noi abbiamo parecchie frecce al nostro arco. E se vogliamo possiamo causare grosse difficoltà agli eurofalliti.
Non stiamo qui a stilare nuovamente l’elenco delle possibili ed auspicate misure rossocrociate. Ma un tema di cui assai poco si sente parlare riguarda il traffico terrestre: con l’accordo bilaterale sul tema, l’allora ministro dei trasporti kompagno Moritz Leuenberger ha svenduto il paese, trasformandolo in un corridoio di transito a basso costo per bisonti della strada targati UE.
E che bisonti: si è svolta nei giorni scorsi, e precisamente dal 10 al 16 febbario, la campagna europea di controlli sulla strada per camion ed autobus. Queste campagne analizzano lo stato dei conducenti, la regolarità delle ore di guida e di riposo, la disposizione del carico, la condizione dei veicoli. L’ultima operazione di questo tipo è avvenuta dal 7 al 13 ottobre scorsi. In quest’occasione sono stati fermati 147’075 veicoli pesanti e riscontrate 77’524 infrazioni di cui 2929, quindi 3000, ritenute pericolose per la circolazione.
In particolare, sono state sanzionate 21’445 infrazioni per superamento dei limiti di velocità, 11’681 per mancato rispetto dei tempi di guida, 1757 per sovraccarico e 1514 per carico poco sicuro. Sono stati multati 443 autisti per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.
Quindi, ci sono in circolazione migliaia di bombe viaggianti targate UE. Che circolano anche sulle nostre strade. Causando, ovviamente, situazioni di grave pericolo. Quindi, invece di subire le farneticazioni antielvetiche dell’UE, cominciamo a chiudere le porte a queste bombe su ruote.
Lorenzo Quadri