I $ocialisti vogliono distruggere la Svizzera portandola nella fallita UE

L’astio che i $ocialisti nutrono nei confronti della Svizzera è notorio. Da un partito farcito di politicanti dal passaporto multiplo che non si sentono nemmeno abbastanza svizzeri per rinunciare alla cittadinanza del paese d’origine, non ci si possono certo attendere grandi slanci d’amor patrio.

Ma l’ultima bestialità polverizza ogni limite: i kompagni, non avendo di meglio da fare (d’altronde, troppi dei loro soldatini alle Camere federali sono parlamentari di professione, quindi hanno il “temp che pécia”), hanno pensato bene di rilanciare l’adesione della Svizzera alla fallita UE. Nell’illusione di mandare in porto siffatta scelleratezza, i ro$$i hanno perfino elaborato un piano in tre tappe. Trattasi di classico esempio di tattica del salame.

Ai $ocialisti non gliene frega un tubo che il popolo elvetico (“chiuso e gretto”, come lo definì un loro parlamentare) sia totalmente contrario all’ingresso nell’UE!

E’ ovvio che un passo del genere segnerebbe la FINE della Svizzera: della sua autonomia, della sua sovranità, dei suoi diritti popolari.

Ma ai $ocialisti, contrariamente ai loro blabla, non importa una fava neppure del nostro mercato del lavoro. Entrare nel fallimentare carrozzone europeo comporterebbe infatti l’immediata abolizione delle misure accompagnatorie alla libera circolazione delle persone. Quelle misure con cui i ro$$i amano riempiersi la bocca: adesso è chiaro che si tratta di un bluff.

Osiamo sperare che i cittadini se ne ricorderanno a TUTTE le elezioni, non solo a quelle federali: un voto dato al P$ è un voto dato all’adesione all’UE!

Lorenzo Quadri

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