Rallegra intanto che, secondo un sondaggio del SonntagsBlick, il 71% degli svizzeri sarebbe favorevole al traforo di risanamento
Ormai il copione si ripete con scoraggiante monotonia. Venerdì un pullman ha avuto una panne all’interno del tunnel autostradale del Gottardo. La galleria ha dovuto restare chiusa in entrambe le direzione fino a quando il mezzo non è stato trainato fuori dal traforo. Le conseguenze per la viabilità sono state drammatiche. Il traffico è letteralmente collassato. Si sono formati 13 km di coda al portale nord e 7 km al portale sud.
Un guasto al giorno
Le panne all’interno del tunnel del Gottardo non sono certo una rarità. In media se ne verifica una al giorno. Quanto accaduto venerdì dimostra ancora una volta che per questo Cantone è essenziale disporre di un collegamento stradale funzionante e sicuro con il resto della Svizzera. A maggior ragione nei fine settimana a forte esodo turistico come quelli attuali.
Il traforo di risanamento senza aumento di capacità, approvato dal parlamento, risponde anche a questa esigenza. Già il turismo ticinese soffre; costringere i visitatori a code inenarrabili per raggiungere il nostro Cantone ha un evidente effetto deterrente. Le destinazioni facilmente raggiungibili tramite voli low cost ringraziano. E immaginiamo cosa succederebbe se il collegamento stradale dovesse venire a mancare per addirittura tre anni.
Il sondaggio del Blick
In questo senso è senz’altro rallegrante che, secondo l’ultimo sondaggio pubblicato dal Blick, il 71% degli svizzeri sia favorevole al traforo di risanamento (i ticinesi non sono stati considerati nell’indagine). Certamente i sondaggi vanno presi per quello sono, ossia degli indicatori di tendenze, ma tuttavia il risultato è senz’altro rallegrante. Dimostra per lo meno che, tra la popolazione del resto della Svizzera, c’è la volontà di non tagliar fuori il Ticino per tre anni. Probabilmente ci si rende conto che il Ticino è già penalizzato più che abbastanza senza bisogno di aggiungerci una chiusura triennale del Gottardo.
Utilizzo dei soldi pubblici
A ciò si aggiunge una riflessione puramente economicista. Il risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo è un’importante opera pubblica, finanziata con tanti soldi dei contribuenti, che vanno utilizzati in modo “efficace ed efficiente”. Solo con la realizzazione del traforo di risanamento questi soldi pubblici sono utilizzati in modo sensato. Infatti il traforo di risanamento costituisce un investimento per il futuro. Risanare senza traforo significa trovarsi ancora, dopo tre anni di lavori e di isolamento per il Ticino – con un danno economico ingentissimo – con lo stesso tunnel di prima. Quindi soldi pubblici spesi senza alcun beneficio.
L’obolo
A questo proposito vale la pena ricordare una delle brillanti sortite fatte da un kompagno consigliere nazionale romando in sede parlamentare: per i tre anni d’isolamento indennizziamo il Ticino. Ma che bella idea! I $ocialisti si rendono dunque conto che tre anni senza traforo Gottardo comporterebbero un danno ingente per l’economia cantonale. Ma, pur di non sostenere l’unica soluzione sensata, ovvero il secondo tunnel senza aumento di capacità, s’inventano l’obolo al Ticino. Quindi prima si fa un danno enorme per motivi ideologici e poi si immagina di rimediare con i soldi del contribuente. Evviva! Poi ci si chiede come mai il P$ non se lo fila più nessuno…
Lorenzo Quadri