Delirio francese: Evian si scusa con gli islamisti ed offende gli altri
Non passa giorno senza che in Europa si assista ad una qualche scandalosa calata di braghe davanti agli islamisti; una più grave dell’altra. L’ultima viene dalla Francia, dove il 10% della popolazione è musulmana. Una minoranza dunque, e pure piccola. Ma davanti ad ogni sua pretesa la casta, imbesuita dal multikulti, si china a 90 gradi.
Sotto accusa si trova questa volta l’acqua Evian. La quale ha lanciato una campagna pubblicitaria sui social che recita così: “ritwittate se avete già bevuto un litro di Evian oggi”. Ben presto si sono scatenate furibonde accuse di islamofobia e blasfemia. Ohibò, e come mai? Semplice: il tweet è partito anche il giorno di apertura del Ramadan, quando i musulmani osservanti sono tenuti a non bere né mangiare alcunché dall’alba al tramonto.
E dunque – come riferiva ieri il sito internet del giornalista italiano Nicola Porro – è partita la shitstorm (=tempesta di cacca) contro la più grande azienda produttrice di acqua minerale della Francia, rea di “non aver aggiornato il proprio calendario secondo le esigenze dell’islam”.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere: in un paese di cultura cristiana bisogna adeguarsi, ovvero sottomettersi, a tradizioni islamiste incompatibili con le regole occidentali. Altrimenti si viene infamati, boicottati, e magari anche peggio.
Altro che “paese dei lumi”: ormai la Francia è precipitata nel buio pesto. Chi osa promuovere la libertà d’espressione – uno dei valori fondanti dell’Europa occidentale – rischia le penne.
Il cristianesimo si può tranquillamente offendere. Ma il minimo “cip” sull’Islam si paga con la vita. Ecco cosa succede a far entrare indiscriminatamente immigrati violenti in arrivo da “altre culture”. Gente che non è né integrata né integrabile. E che poi impone le regole a tutti gli altri. Grazie, multikulti!
L’aspetto più allucinante (per quanto prevedibile) della vicenda è che Evian, invece di rispondere con un bel “vaffa” alle grottesche accuse, è corsa a cospargersi il capo di cenere, terrorizzata dall’idea di venire bollata come “razzista” e, soprattutto, di perdere qualche cliente. Morale: grazie a dei manager (?) che per un euro svenderebbero anche la nonna, l’islam politico in Europa ha guadagnato altri punti e potere.
A quando un bel boicottaggio giudaico-cristiano ai danni di quelle aziende che reggono la coda agli islamisti? I numeri direbbero che non è una mossa intelligente prendere a pesci in faccia il 90% della popolazione per accontentare il 10%. Ma evidentemente i manager (?) rottamatori pro-saccoccia dell’Occidente cristiano sanno bene che dalle file della maggioranza, imbesuita dal pensiero unico, non verrà un cip. Politicanti, giornalai, intellettualini? Dispersi nelle nebbie!
Lorenzo Quadri