Si comincia con l’abolire l’ora di religione e si finisce col cancellare il Natale
Chissà perché, ma abbiamo come l’impressione che sulla questione dell’insegnamento della storia delle religioni in quarta media “qualcuno” si sia fatto infinocchiare alla grande!
Secondo il nuovo accordo raggiunto tra il DECS ed i rappresentanti della Chiesa cattolica e riformata, nel quarto anno di scuola media la cosiddetta ora di religione (insegnamento confessionale facoltativo della religione cattolica o evangelica riformata) verrà sostituita da un corso obbligatorio per tutti di “storia delle religioni”.
Ricordare il detto…
Magari, di tanto in tanto, sarebbe opportuno tenere a mente il motto: “a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca quasi sempre”; anche se si è cristiani e quindi si dovrebbe cercare di evitare di “commettere peccato”. E’ infatti evidente che qui siamo davanti ad un esempio da manuale di tattica del salame. Non c’è chi non veda che il prossimo passo sarà quello di tentare di introdurre l’ora di storia delle religioni (?) al posto dell’insegnamento religioso anche in terza media, poi in seconda, e poi in tutta la scuola.
L’obiettivo del DECS colonizzato dal P$ – il partito che vuole rendere l’islam religione ufficiale in Svizzera! – è quello di spazzar via l’insegnamento religioso cristiano dalla scuola pubblica. Con questo accordo sull’ora di religione ha portato a casa il primo tassello. Adesso si prepara a prendersi anche gli altri.
Cancellare le radici
La scuola ro$$a mira ad abolire la religione cristiana poiché essa fa parte delle nostre radici, e queste radici devono essere cancellate. Radici? E’ roba da beceri populisti e razzisti! Bisogna essere aperti e multikulti! “Devono entrare tutti”!
Ed infatti la storia delle religioni altro non è che l’ennesima fetecchiata multikulti con lo scopo di spianare la strada alla de-cristianizzazione e di conseguenza all’islamizzazione della Svizzera. La religione teocratica dei migranti economici, che con le nostre tradizioni, la nostra storia, i nostri valori, la nostra identità, non c’entra un piffero, secondo gli spalancatori di frontiere (che hanno colonizzato il DECS) va messa sullo stesso piano della nostra religione. Non sia mai che i migranti economici – quelli che, secondo i kompagni, devono appunto “entrare tutti” – non possano continuare a fare i propri comodi nel nostro Paese, senza alcun obbligo: né di integrarsi e nemmeno di lavorare!
E poi, la multikulti storia delle religioni chi la insegna? Magari qualche kompagno docente di storia fautore dell’invasione incontrollata? Uno di quelli che paragonano il voto sulla civica al nazismo?
Verso l’abolizione del Natale?
Non c’è bisogno di una fantasia particolarmente deviata per rendersi conto che si comincia con l’abolire l’insegnamento religioso cristiano in quarta media e si finisce con la cancellazione del Natale e della Pasqua per non offendere la sensibilità (?) di migranti in arrivo “da altre culture”, non integrati e non integrabili, che pensano di imporre le loro regole in casa nostra.
Come sia possibile non vedere il disegno dei ro$$i vertici del DECS che sta dietro la fetecchiata multikulti della “storia delle religioni” rimane un mistero.
Lorenzo Quadri