Lo squallido ricattino sul collegamento A2- A13 evidentemente non bastava. Come si ricorderà la ministra dei trasporti PPDOg Doris Leuthard nelle scorse settimane se ne è uscita con una iniziativa decisamente “lodevole”. Ossia ricattare il Ticino sulla vignetta autostradale. Ovvero: se non passa la vignetta a 100 Fr, il collegamento A2-A13 viene rimandato alle calende greche.
Già questa iniziativa è quanto mai sordida, se si pensa che la vignetta autostradale è solo una delle fonti di finanziamento della rete delle strade nazionali. Non certo l’unica. Se il popolo non approverà l’aumento del costo della vignetta di due volte e mezza, semplicemente si farà ricorso ad altre fonti d’entrata. Cominciando dalla riduzione del travaso di miliardi dalla strada alla ferrovia.
Come detto, però, il ricattino sull’A2-A13 non bastava, per cui la ministra dei trasporti PPD doveva (ma doveva proprio?) aggiungerci un’altra perla. Oltretutto in un settore che non è nemmeno di sua competenza, ossia lo scambio di informazioni bancarie.
Ebbene, senza che se ne capisca il motivo, Doris Leuthard se ne è uscita allegramente a dichiarare che lei sostiene il libero scambio di informazioni.
Quindi un supporto alla ministra del 5% nella sua azione proditoria di sfascio del segreto bancario e quindi della piazza finanziaria, di decine di migliaia di posti di lavoro e dei relativi introiti fiscali.
Cosa ne capisca Leuthard di segreto bancario non si sa. Né si vede perché avrebbe dovuto prendere posizione su un dossier che non è il suo. Non lo si vede ma, per la serie “a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca quasi sempre”, lo si può agevolmente sospettare.
Infatti, la ministra del 5% Widmer Schlumpf – che si sta dimostrando una vera calamità per il paese, e che dovrebbe venire rimandata a casa subito – è notoriamente stata eletta con i voti della $inistra e con quelli uregiatti.
Ora, si vocifera che il PPD abbia messo gli occhi sul partitino della ministra del 5%, ossia il PBD. In sostanza, lo vorrebbe inglobare per soffiare in questo modo la seconda cadrega in Consiglio federale al PLR.
Ciò avrebbe l’immediata e deleteria conseguenza di mantenere in carica la Consigliere federale non eletta Widmer Schlumpf. Questa volta con tutti i crismi, non abusivamente come accade ora, dal momento che il partito PPD + PBD avrebbe i numeri per aspirare a due consiglieri federali.
Ecco quindi che si spiega la disponibilità di Leuthard ad uscirsene a sbalzo a difendere l’indifendibile, ossia lo scambio automatico di informazioni. Per arrivare alle nozze col PBD occorre prima corteggiarlo e anche la Doris, da donna di partito (perché questo è, non certo ministra) ci mette del suo, reggendo la coda alla collega del 5%.
Del resto gli uccellini bernesi già cinguettano di riunioni congiunte tra PPDog e PBD.
La morale della favola, purtroppo, è sempre la stessa. Evidentemente per i partiti $torici le cadreghe contano più di una delle principali risorse del Paese (la piazza finanziaria, appunto). Ma anche della sua sovranità e della sua indipendenza.
Lorenzo Quadri