Prosegue lo scandalo “Carlos”: adesso arriva la terapia stazionaria. Ma föö di ball!

Ma bene, sempre meglio! Apprendiamo che il giovane delinquente “non patrizio” noto con il nome d’arte (?) di Carlos è stato condannato ad altri 5 anni di reclusione.

Tuttavia, sempre in base alla decisione del tribunale, la pena non verrà scontata in carcere, ma quando mai! Sarà invece sospesa a favore di una terapia stazionaria in una struttura chiusa. Che, ovviamente, allo sfigato contribuente svizzerotto costerà assai più della detenzione, già pagata a peso d’oro! E il colmo è che “Carlos” ha pure presentato ricorso!

Avanti, continuiamo a spendere soldi pubblici per mantenere questo ed altri delinquenti stranieri!

Si ricorderà infatti che le fallimentari misure di reintegrazione (?) a vantaggio di Carlos, attivate quando era ancora minorenne, costavano la bellezza di 29mila Fr al mese. Tra queste, spiccavano le lezioni di Thai Boxe a cura di un sedicente campione di tale disciplina, che si è poi rivelato essere un altro delinquente straniero. Solo negli anni tra il 2006 ed il 2013, la presa a carico di “Carlos” è costata all’ente pubblico qualcosa come un milione di Fr! E allora la domanda è: quanti MILIONI sono già stati spesi per questo irrecuperabile soggetto? E quanti si pensa di spenderne ancora?

E intanto agli svizzeri in difficoltà, specie se anziani, lo Stato dice che bisogna tirare la cinghia perché “gh’è mia da danée”! La casta euroturbo, quella che butta nel water i soldi del contribuente per regali all’estero e per foraggiare finti rifugiati, dice che dobbiamo andare in pensione a 67 anni, perché le casse dell’AVS sono vuote! Però quando si tratta dei vari “Carlos”, i soldi si trovano sempre! Tra parentesi, ci piacerebbe anche sapere come mai, essendo il tristo figuro ormai maggiorenne da un pezzo, ancora non vengono rese pubbliche le sue vere generalità!

Ma soprattutto, ci piacerebbe sapere perché l’ennesimo delinquente straniero non può essere caricato sul primo volo in direzione Sudamerica e mandato a scontare la pena ed a seguire le “misure terapeutiche” nel paese d’origine! Dove le condizioni di detenzione sono “un po’” diverse dalle nostre!

Da notare che – come ricordato domenica scorsa –  lo scandalo “Carlos” nel 2013 costò la cadrega all’allora direttore del Dipartimento di Giustizia del Canton Zurigo, il VERDE Martin Graf. Eh già. Altro che clima: i Verdi, fotocopia dei ro$$i, vogliono spalancare le frontiere e mantenere a nostre spese tutti i delinquenti stranieri “alla Carlos”! Certo che, se i cittadini poi li premiano alle urne…

Lorenzo Quadri