Finalmente il municipio cambia marcia: l’autorità non si fa ricattare dai brozzoni!

Finalmente la maggioranza del municipio di Lugano – 3 leghisti più un Plr –  ha preso posizione sui brozzoni sedicenti autogestiti, intimando la disdetta della convenzione che permette (?) l’occupazione dell’ex Macello. Era ora! Quanto avvenuto lunedì 8 marzo in stazione è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I molinari hanno organizzato una manifestazione non autorizzata e violenta, lanciando sassi contro la polizia e bloccando per ore i lavoratori che dovevano rincasare. Oltretutto, si trattava di una manifestazione contro un voto democratico!

Questa non è “autogestione”; questa è semplicemente delinquenza. E come tale va trattata. Ed è ovvio che non si concedono spazi pubblici a dei delinquenti. Aspettiamo inoltre di sapere, tanto per gradire, quanto è costata al solito sfigato contribuente la manifestazione del 8 marzo, come pure le precedenti.

Era ora!

Chiaro: la strada è in salita. Ma almeno, con la disdetta della convenzione, si è cominciato a percorrerla. L’obiettivo è chiaro: brozzoni via dell’ex Macello e via da Lugano! La situazione non è più tollerabile. Con che coraggio l’autorità politica avrebbe potuto ancora trovare delle scuse per fare finta di niente? Gli autogestiti sono forse dei privilegiati che si possono permettere di ignorare le leggi e le regole che valgono per tutti gli altri? Di commettere violenze e vandalismi? Ed in più vengono premiati con la messa a disposizione gratuita di un sedime pregiato? Questo mentre l’onesto cittadino viene inflessibilmente multato per un parcheggio scaduto o per non aver utilizzato il sacco del rüt rosso? E come la mettiamo con i privati che hanno subito i vandalismi degli autogestiti sui loro immobili e sulle loro auto? E i vicini che li devono sopportare da quasi due decenni?

Per credere alla partenza…

Lo stato di diritto non può continuare in eterno a farsi ricattare dai molinari, come vorrebbero i loro supporter ro$$overdi. Grazie alla maggioranza leghista, finalmente si è saltato il fosso. Ci saranno “reazioni” alla disdetta della convenzione? Ci sarebbero state comunque. Per credere sul serio che tra due o tre anni, quando forse – sottolineiamo: forse – il progetto per l’utilizzo futuro dell’ex macello sarebbe stato consolidato, gli autogestiti se ne sarebbero andati per conto proprio ed in buon ordine, bisogna essere caduti dal seggiolone da piccoli. Chi dice di volere la partenza “volontaria”, vuole in realtà altri vent’anni (minimo) di illegalità.

Escalation di illegalità

I cittadini, a causa della pandemia da stramaledetto virus cinese, sono gravemente limitati nelle loro libertà e nei loro diritti. Interi settori economici si trovano sull’orlo (o già oltre l’orlo) del fallimento, colpiti da scriteriati lockdown e da divieti di lavoro. (Per questa situazione possiamo ringraziare il consigliere federale del P$, partito difensore d’ufficio della delinquenza “autogestita”, che ha fallito clamorosamente la campagna di vaccinazione). Però nel frattempo ai molinari è concesso di tutto e di più?

Negli ultimi tempi la cosiddetta autogestione ha conosciuto un’escalation di illegalità violenta. Ma anche in precedenza, anzi fin dall’inizio, i termini della famosa convenzione (peraltro scaduta nel 2003) sono stati violati un’infinità di volte. Gli interventi di polizia all’ex macello sono stati centinaia. Però $inistrati, PPD e parte del PLR vogliono andare avanti come se niente fosse?

Altro che “provocazione”!

Le isteriche reazioni della gauche-caviar alla disdetta della convenzione sono semplicemente penose. Non avendo – come spesso accade – uno straccio di argomento, i ro$$overdi hanno il coraggio di definire la disdetta “una provocazione”. Kompagni, ma ci siete o ci fate? Provocazione del municipio? C’era forse il municipio in stazione a lanciare sassi contro la polizia, munito di catene?

La situazione è chiarissima. Non c’è alcun dubbio su chi abbia torto e chi ragione. Qualsiasi cosa succeda da qui in poi, le responsabilità sono chiarissime. E sono tutte da una parte. I molinari non hanno scusanti. Ancora minacciano di scendere in piazza con sassi e bastoni. Se causeranno ulteriori disordini la colpa sarà unicamente loro e di chi li difende ad oltranza.

Il P$, partito che si sciacqua la bocca con il rispetto della legalità, naturalmente solo a senso unico, si schiera dalla parte della delinquenza violenta. Idem i $inistrati bloccatutto del Mp$ che addirittura tentano di giustificare quanto accaduto in stazione l’8 marzo! I verdi-anguria aprono i cassonetti del rüt per vedere se qualcuno ancora usa i sacchi neri, però difendono i molinari.

Gauche-caviar sempre dalla parte dei brozzoni autogestiti ai quali va concesso tutto (com’era già lo slogan dei $ocialisti luganesi? “Senza privilegi”? Come no…)  mentre  i cittadini onesti devono subire e farsi ricattare. Se poi i cittadini onesti hanno pure il passaporto svizzero, per i $inistrati sono persone di serie “Z”.

Lorenzo Quadri